giovedì 12 settembre 2013

Inflazione, dati Istat ancora fortemente sottostimati

Nessuna frenata per i prodotti del 'carrello della spesa'. Anche l’Istat, finalmente, si è resa conto che il tasso di inflazione è in rialzo.








Da mesi ribadiamo che non vi è stata alcuna frenata relativa all’incremento dei prezzi, oggi anche l’Istituto di Statistica torna a darci ragione. L’inflazione rilevata ad agosto si attesta, infatti, all’1,2%.

Rimane nettamente sottostimato, invece, il dato relativo al cosiddetto carrello della spesa, che risulterebbe “in rallentamento rispetto a luglio”, attestandosi all’1,7% su base annua.

Purtroppo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le lamentele e le segnalazioni che riceviamo continuamente da parte dei cittadini dimostrano una realtà completamente diversa.

L’aumento complessivo relativo a prezzi e tariffe calcolato dal nostro osservatorio a fine 2013 raggiungerà quota +1.492 Euro.

Ricadute estremamente allarmanti, a maggior ragione tenendo in considerazione lo scenario economico in cui tali aumenti si verificano.

I consumi, infatti, sono in forte contrazione (nel biennio 2012-2013 la caduta complessiva della spesa delle famiglie si attesterà circa a -59 miliardi di Euro); la produzione industriale è in calo del -4,3% su base annua, il tasso di disoccupazione tocca quota 12% (mentre quella giovanile ha superato la soglia del 39,5%).

“Tale andamento non lascia intravedere alcuno spiraglio di ripresa. Per questo è fondamentale che il Governo dia risposte concrete in tema di occupazione e rilancio del potere di acquisto delle famiglie.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

In tal senso, oltre ad un controllo più attento sull’andamento dei prezzi e delle tariffe, chiediamo interventi immediati per il rilancio degli investimenti destinati a sviluppo e  ricerca, a partire dagli investimenti per le reti e le infrastrutture digitali, indispensabili per un ammodernamento del nostro Paese.

Inoltre ribadiamo la nostra totale contrarietà all’incremento dell’IVA che, come ripetiamo da tempo, avrà effetti disastrosi sull’intera economia, a partire dagli effetti negativi sui bilanci familiari (secondo le nostre stime, le ricadute per costi diretti ed indiretti saranno di +207 euro annui a famiglia).

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