martedì 20 agosto 2013

Pd: Il confine tra il confronto politico e l’anarchia

Documenti pro-governo, documenti contro il governo, appelli alla rottamazione e richiami alla responsabilità, prese di distanza tattiche, documenti scritti per abbattere le correnti che in realtà non fanno altro che rappresentarne e/o fondarne delle nuove, appelli per un confronto delle idee che cadono nel vuoto e il moltiplicarsi delle anime belle e candide, quelle che se si fosse fatto come dicevano loro sì che il mondo avrebbe girato per il verso giusto.







Pensiamo veramente di star facendo un servizio utile al Paese? Pensiamo che questo circo inscenato ogni giorno faccia bene a qualcuno? Un circo nel quale vengono danneggiati tutti, perché  ognuno è responsabile per un pezzo dello stato delle cose.

Dovremmo essere la risposta matura a problemi che pesano su di noi da tempo mentre siamo un organismo caotico, che presta il fianco ad una sequela di attacchi strumentali dai quali una cosa viene danneggiata ed esclusa: il merito delle nostre proposte per la vita di tutti i giorni.

Siamo l’unico partito rimasto in piedi, non a disposizione di un capo ma di un collettivo di iscritti, militanti, quadri intermedi. Siamo altresì davanti ad una svolta epocale per il nostro paese, svolta di carattere istituzionale e democratico, ma anche di carattere economico.

E’ ora che il nostro partito abbia uno scatto d’orgoglio, riscopra nei problemi da affrontare la sua "funzione chiave" per la democrazia italiana e la smetta di comportarsi con la maturità di un asilo pieno di tanti bambini capricciosi.

Il resto è solo fiera delle vanità, esternazioni di egolatria, purismo da furbetti del quartierino. Verso i quali si comincia a nutrire un sentimento di vero e proprio disprezzo. E tanta noia.



Andrea Baldini, Responsabile Nazionale Organizzazione GD

Davide Vitiello, Segretario Giovani Democratici Molise


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