martedì 9 luglio 2013

Salute mentale, il presidente Frattura rassicura sul futuro

Si è tenuto lunedì pomeriggio, nella sala della Giunta Regionale, l'incontro tra il governatore Frattura, la delegata del vicepresidente Petraroia, i tre direttori dei Servizi di Salute Mentale, i presidenti delle Strutture Residenziali Psichiatriche e tre Associazioni di Volontariato. 









È stato affrontato il destino di 177 utenti e delle loro famiglie, ma anche le sorti di 225 nuclei familiari degli operatori che ruotano attorno a queste strutture. Infatti, i requisiti di accreditamento e gli indirizzi ministeriali potrebbero mettere in discussione anche la chiusura di una parte di queste strutture, che in verità non hanno subito modifiche sostanziali da circa un ventennio, tranne alcune misure adottate 10 anni fa.

Solo in alcune strutture recentemente si è avuto l'ingresso di psicologi, ma con contratti che prevedono poche ore. Il problema attuale è coniugare i corretti indirizzi ministeriali, che prevedono una diversificazione di queste strutture che allo stato sono tutte uguali con un tasso troppo alto di residenzialità ad alta intensità, con la difficoltà a sostenere questo cambiamento a costo fisso, 'isorisorse' come si dice in gergo.

Servono strutture a più bassa intensità e concepite per diverse tipologie di utenti con nuovi requisiti di accreditamento. Al termine del confronto il presidente della Regione, Paolo Frattura, ha tranquillizzato i presenti su questo delicato e complesso tema dell'assistenza assicurando di lavorare in modo congiunto all'interno di un comitato già predisposto presso l'Assessorato alle Politiche Sociali dove sono presenti i tre direttori, rappresentanti di volontariato e delle CRP con il dirigente regionale.

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