mercoledì 10 luglio 2013

Pac 2014/2020: Sintesi delle proposte e possibili impatti sull’agricoltura molisana

Si è svolto in mattinata, presso la Sala Parlamentino della Giunta Regionale di via Genova 11, a Campobasso, il seminario informativo e formativo organizzato dall’Autorità di Gestione del Psr Molise circa le attività inerenti la nuova programmazione dal titolo 'La Pac 2014/2020. Sintesi delle proposte e possibili impatti sull’agricoltura molisana'. 





Prima dell’introduzione dei lavori a cura del dottor Nicola Pavone, non sono mancati i saluti dell’Assessore alle Politiche Agricole e Tutela dell’Ambiente, Vittorino Facciolla. "Negli ultimi anni- ha affermato l’Assessore- sono state apportate ben cinque modifiche sostanziali alla Pac. Il primo documento è targato 2011; si cominciano già ad intravedere le possibili ricadute sul territorio e noi, in Italia, dobbiamo stare molto attenti- e continuando- ora siamo in fase di ascolto.

Non abbiamo responsabilità decisionali ma abbiamo responsabilità promozionali". Il dottor Pavone, quindi, prima degli interventi della dottoressa Maria Rosaria Pupo D’Andrea  e del dottor Alfonso Scardera dell’Inea, si è soffermato sugli scopi dell’iniziativa. "Il quadro delle nuove regole, sia per quanto concerne il primo che il secondo pilastro, è in fase di approvazione- ha dichiarato- il primo pilastro prevede una Pac più verde, quindi una maggiore attenzione alle misure per l’inverdimento che ritroviamo anche nel secondo pilastro, dove la quota delle misure inerenti le finalità ambientali è aumentata dal 25 al 30%".

Così continuando, il dottor Pavone si è poi concentrato sul tema dello Sviluppo Rurale, parlando delle sei priorità e delle diciotto azioni. Tra gli interventi più evidenti la modifica dei programmi, resi più snelli; la maggiore attenzione al mondo agricolo femminile; le misure sulla cooperazione, la maggiore trasparenza e selettività dei criteri di selezione dei progetti da finanziare. Infine, la dottoressa Pupo D’Andrea ha concentrato il proprio intervento sulle novità della futura riforma della Pac: la definizione stringente di 'agricoltore attivo'; il nuovo sistema dei pagamenti diretti; l’omogeneizzazione degli aiuti per ettaro per ridurre le distanze tra gli agricoltori; la convergenza interna degli aiuti, la flessibilità concessa agli Stati Membri.

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