sabato 18 maggio 2013

Imu capannoni: Possibile sconto di 3.300 euro

Bortolussi: "I risparmi di imposta devono estesi anche ad artigiani e commercianti".








Se in sede di riforma della tassazione sugli immobili ad uso produttivo sarà consentita la deducibilità dalle imposte dirette (Irpef e Ires) dell’Imu, il vantaggio fiscale medio sui capannoni ad uso industriale (categoria D7) sarà di oltre 3.300 euro.

La simulazione è stata realizzata dalla CGIA di Mestre che ha calcolato il risparmio Imu che potrebbe godere una Srl metalmeccanica, avente un reddito di 90.000 euro e un capannone da 5.000 mq (categoria catastale D7) con una rendita catastale di oltre 9.500 euro.

"E’ indispensabile che questa opportunità sia concessa non solo ai proprietari degli immobili uso produttivo, ma anche alle micro imprese – segnala Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – La deduzione dal reddito di impresa deve interessare anche i laboratori artigianali e i negozi commerciali. Queste categorie hanno anch’esse bisogno di un aiuto perché si trovano sempre più in affanno e a corto di liquidità".

Le simulazioni della CGIA hanno interessato anche alcuni casi riferiti a piccole e micro imprese. Vediamo i risultati.

Un commerciante di frutta e verdura con un reddito di 30.000 euro che lavora in un negozio di 71 mq (categoria C1) con una rendita di poco superiore a 1.672 euro, risparmierebbe mediamente 454 euro all’anno.

Un artigiano installatore di impianti con un reddito di 40.000 euro, un piccolo capannone di 500 mq (categoria catastale D1) e una rendita di 2.167 euro, potrebbe pagare 833 euro in meno all’anno.

Infine, una piccola società artigiana di 2 socie e 4 dipendenti, con un reddito di 60.000 euro, un capannone di 1.000 mq (categoria D1) e una rendita catastale di oltre 5.600 euro risparmierebbe 1.760 euro all’anno.

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