Non possiamo deludere i molisani.
In apertura della seduta di ieri del Consiglio regionale, il presidente,
Vincenzo Niro, ha voluto nuovamente ringraziare l’assemblea per la sua
elezione, visto e considerato – ha detto – che in quella circostanza (9
aprile 2013), "nella concitazione e nell’emozione dovuta alla elezione,
non sono riuscito, così come avrei voluto, ad esprimervi la mia
gratitudine per il grande onore che mi avete concesso nel conferirmi un
incarico di così grande prestigio, quale è quello di rappresentare
l’Assemblea legislativa del Molise.
So bene quale sia la responsabilità che assumo con questa carica, dovendo io essere garante del confronto democratico tra le diverse e contrapposte parti politiche, ponendomi, nel contempo al servizio della intera assise, affinchè, in tempi brevi , possano essere licenziati tutti quei provvedimenti volti al rinnovamento istituzionale della nostra Regione e soprattutto quelli necessari per favorire nuove opportunità di crescita economica e di sviluppo sociale. Tutti sappiamo, ma non è superfluo ricordarlo ancora e sempre, che stiamo vivendo un particolare momento della vita economica, sociale e culturale della nostra e dell’intera nazione.
E’ forse superfluo, ma ritengo ancora e sempre utile far presente che siamo ben consci che le nuove sfide, quella del federalismo in particolare, impongono una maggiore responsabilizzazione delle classi dirigenti che devono, necessariamente, compiere un salto di qualità e abbandonare le logiche assistenzialiste, governando con decisione i destini dei propri territori, ma certamente a condizione che il processo di affrancazione da un sistema centralizzato avvenga attraverso dei passaggi che tengano conto delle diversità territoriali quali esse sono oggi al di là degli approfondimenti relativi alle cause che le hanno generate e sulle quali il mezzogiorno d’Italia avrebbe molto da dire. Su questi argomenti noi delle assemblee regionali dobbiamo far sentire con forza la nostra voce.
C’è da lavorare e lavorare sodo. Ma so che questo non spaventa me e non spaventa voi. Nel perseguire queste finalità, per quanto mi riguarda, sarò il Presidente di tutti, a tutti voi garantirò tempo e disponibilità e a voi chiedo di orientare la vostra attività prima di tutto al rispetto della istituzione che avete l’onore di rappresentare mantenendo il tono di ogni dibattito nel solco della correttezza e del reciproco rispetto. La dialettica istituzionale è fondamentale in ogni democrazia, ma lo è altrettanto la modalità attraverso cui la stessa si esplica.
E’ forse superfluo, ma ritengo ancora e sempre utile far presente che siamo ben consci che le nuove sfide, quella del federalismo in particolare, impongono una maggiore responsabilizzazione delle classi dirigenti che devono, necessariamente, compiere un salto di qualità e abbandonare le logiche assistenzialiste, governando con decisione i destini dei propri territori, ma certamente a condizione che il processo di affrancazione da un sistema centralizzato avvenga attraverso dei passaggi che tengano conto delle diversità territoriali quali esse sono oggi al di là degli approfondimenti relativi alle cause che le hanno generate e sulle quali il mezzogiorno d’Italia avrebbe molto da dire. Su questi argomenti noi delle assemblee regionali dobbiamo far sentire con forza la nostra voce.
C’è da lavorare e lavorare sodo. Ma so che questo non spaventa me e non spaventa voi. Nel perseguire queste finalità, per quanto mi riguarda, sarò il Presidente di tutti, a tutti voi garantirò tempo e disponibilità e a voi chiedo di orientare la vostra attività prima di tutto al rispetto della istituzione che avete l’onore di rappresentare mantenendo il tono di ogni dibattito nel solco della correttezza e del reciproco rispetto. La dialettica istituzionale è fondamentale in ogni democrazia, ma lo è altrettanto la modalità attraverso cui la stessa si esplica.
Del resto, nonostante le fisiologiche diversità di appartenenza politica e ideologica, siamo tutti accomunati dall’unico vero scopo, quello per il quale siamo stati eletti dai nostri corregionali che con il loro voto hanno riposto in noi la loro fiducia e cioè quello di garantire ai nostri giovani e alle nostre famiglie di intravedere un futuro migliore. E’ con questo spirito che assumo l’ufficio che coordina le attività di questo Consiglio regionale, certo della vostra totale collaborazione e convinto che insieme riusciremo a dare le giuste risposte ai bisogni di una comunità regionale che non ci possiamo permettere di deludere".
Nessun commento:
Posta un commento