A rischio settore da 66,5 miliardi. Nel 2013 la spesa per abbigliamento e vestiario calerà di 3 miliardi.
Il gene della moda? Crisi e austerità sembrano averlo cancellato dal DNA degli italiani. E anche le botteghe e i negozi di abbigliamento del nostro Paese, un tempo trampolino di lancio delle nuove tendenze mondiali, stanno via via scomparendo: nel primo trimestre saranno più di 4.000 le Pmi chiuse e non sostituite. La stima è di Fismo-Confesercenti, l’associazione di categoria Confesercenti del settore, che avverte: "Emorragia gravissima, che mette a rischio un’industria da 66,5 miliardi". "Stiamo perdendo la cultura del bello – avverte Roberto Manzoni, presidente Fismo – sia nell’indossare che nel fare".
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