Risposta al Presidente dell'Associazione Industriali del Molise Dott. Mauro Natale.
La Delibera del Consiglio Regionale del Molise n. 155 del 22 giugno 2012 proposta dall’ex-governatore Michele Iorio, dall’ex-Presidente dell’Associazione Industriali del Molise Michele Scasserra, oltre che dal Presidente e Vice-Presidente della Commissione Lavoro Riccardo Tamburro e Michele Petraroia, approvata all’unanimità e concordato in un confronto che si tenne tra una delegazione di lavoratori FIAT e l’allora Presidente della Giunta Regionale, dimostrano un impegno istituzionale unitario che coinvolse l’intera Regionale Molise a sostegno di tutele di uguaglianza sancita dalla Carta Costituzionale.
La recente pronuncia del Tribunale di Larino ha confermato che c’è stato un comportamento discriminatorio della FIAT e ha riconosciuto giuste le posizioni dei lavoratori che non chiedevano nulla ma lamentavano una drastica decurtazione salariale per il solo fatto di essere iscritti ad un’organizzazione sindacale.
Il Vice-Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, esprimendo solidarietà ad operai costretti a ricorrere alla Magistratura per vedersi attribuiti lo stesso salario di altri dipendenti, si è limitato a ribadire che i valori inalienabili del lavoro scolpiti nella prima parte della Costituzione Italiana vanno rispettati da tutti e quindi anche dalla FIAT.
Nascondersi dietro la crisi per tornare al Medio Evo, alla legge della giungla e alle imposizioni della parte più forte contro i più deboli, non è da paese civile, e non ha nulla a che fare con i sacrifici di tanti imprenditori onesti che rispettano la legge, pagano regolarmente il salario e versano correttamente i contributi previdenziali e assicurativi all’INPS e all’INAIL.
Queste imprese non possono e non debbono essere danneggiate da comportamenti diversi di altre aziende che determinerebbero una concorrenza sleale, iniqua e ingiusta.
Esprimere valutazioni offensive nei confronti del mondo sindacale alla vigilia del 1° Maggio è semplicemente una caduta di tono di una grande organizzazione imprenditoriale che fonda la propria legittimazione sulla stipula dei Contratti Collettivi e quindi sul riconoscimento del ruolo negoziale dei sindacati.
Essersi occupati per anni di problemi dei lavoratori, licenziati, cassa integrati, ristrutturazioni aziendali e crisi industriali, non può essere preso a riferimento negativo.
Al contrario l’Associazione degli Industriali dovrebbe valutare come un’opportunità tale esperienza che produsse a suo tempo importanti intese per lo sviluppo regionale come i Patti Territoriali e il Contratto d’Area di cui hanno beneficiato, e non sempre con risultati brillanti, tanti industriali della nostra regionale.
La recente pronuncia del Tribunale di Larino ha confermato che c’è stato un comportamento discriminatorio della FIAT e ha riconosciuto giuste le posizioni dei lavoratori che non chiedevano nulla ma lamentavano una drastica decurtazione salariale per il solo fatto di essere iscritti ad un’organizzazione sindacale.
Il Vice-Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, esprimendo solidarietà ad operai costretti a ricorrere alla Magistratura per vedersi attribuiti lo stesso salario di altri dipendenti, si è limitato a ribadire che i valori inalienabili del lavoro scolpiti nella prima parte della Costituzione Italiana vanno rispettati da tutti e quindi anche dalla FIAT.
Nascondersi dietro la crisi per tornare al Medio Evo, alla legge della giungla e alle imposizioni della parte più forte contro i più deboli, non è da paese civile, e non ha nulla a che fare con i sacrifici di tanti imprenditori onesti che rispettano la legge, pagano regolarmente il salario e versano correttamente i contributi previdenziali e assicurativi all’INPS e all’INAIL.
Queste imprese non possono e non debbono essere danneggiate da comportamenti diversi di altre aziende che determinerebbero una concorrenza sleale, iniqua e ingiusta.
Esprimere valutazioni offensive nei confronti del mondo sindacale alla vigilia del 1° Maggio è semplicemente una caduta di tono di una grande organizzazione imprenditoriale che fonda la propria legittimazione sulla stipula dei Contratti Collettivi e quindi sul riconoscimento del ruolo negoziale dei sindacati.
Essersi occupati per anni di problemi dei lavoratori, licenziati, cassa integrati, ristrutturazioni aziendali e crisi industriali, non può essere preso a riferimento negativo.
Al contrario l’Associazione degli Industriali dovrebbe valutare come un’opportunità tale esperienza che produsse a suo tempo importanti intese per lo sviluppo regionale come i Patti Territoriali e il Contratto d’Area di cui hanno beneficiato, e non sempre con risultati brillanti, tanti industriali della nostra regionale.
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