sabato 27 aprile 2013

Il Tribunale di Larino ha confermato che c’è stato un comportamento discriminatorio della FIAT

Risposta al Presidente dell'Associazione Industriali del Molise Dott. Mauro Natale.









La Delibera del Consiglio Regionale del Molise n. 155 del 22 giugno 2012 proposta dall’ex-governatore Michele Iorio, dall’ex-Presidente dell’Associazione Industriali del Molise Michele Scasserra, oltre che dal Presidente e Vice-Presidente della Commissione Lavoro Riccardo Tamburro e Michele Petraroia, approvata all’unanimità e concordato in un confronto che si tenne tra una delegazione di lavoratori FIAT e l’allora Presidente della Giunta Regionale, dimostrano un impegno istituzionale unitario che coinvolse l’intera Regionale Molise a sostegno di tutele di uguaglianza sancita dalla Carta Costituzionale.

La recente pronuncia del Tribunale di Larino ha confermato che c’è stato un comportamento discriminatorio della FIAT e ha riconosciuto giuste le posizioni dei lavoratori che non chiedevano nulla ma lamentavano una drastica decurtazione salariale per il solo fatto di essere iscritti ad un’organizzazione sindacale.

Il Vice-Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia, esprimendo solidarietà ad operai costretti a ricorrere alla Magistratura per vedersi attribuiti lo stesso salario di altri dipendenti, si è limitato a ribadire che i valori inalienabili del lavoro scolpiti nella prima parte della Costituzione Italiana vanno rispettati da tutti e quindi anche dalla FIAT.

Nascondersi dietro la crisi per tornare al Medio Evo, alla legge della giungla e alle imposizioni della parte più forte contro i più deboli, non è da paese civile, e non ha nulla a che fare con i sacrifici di tanti imprenditori onesti che rispettano la legge, pagano regolarmente il salario e versano correttamente i contributi previdenziali e assicurativi all’INPS e all’INAIL.

Queste imprese non possono e non debbono essere danneggiate da comportamenti diversi di altre aziende che determinerebbero una concorrenza sleale, iniqua e ingiusta.

Esprimere valutazioni offensive nei confronti del mondo sindacale alla vigilia del 1° Maggio è semplicemente una caduta di tono di una grande organizzazione imprenditoriale che fonda la propria legittimazione sulla stipula dei Contratti Collettivi e quindi sul riconoscimento del ruolo negoziale dei sindacati.

Essersi occupati per anni di problemi dei lavoratori, licenziati, cassa integrati, ristrutturazioni aziendali e crisi industriali, non può essere preso a riferimento negativo.

Al contrario l’Associazione degli Industriali dovrebbe valutare come un’opportunità tale esperienza che produsse a suo tempo importanti intese per lo sviluppo regionale come i Patti Territoriali e il Contratto d’Area di cui hanno beneficiato, e non sempre con risultati brillanti, tanti industriali della nostra regionale.

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