Il Vice Presidente del Consiglio Regionale Cristiano Di Pietro torna ad affrontare uno dei temi a lui più cari: quello della giustizia, con particolare riferimento alla questione della costituzione di parte civile della Regione Molise nei processi in cui risulta parte lesa.
Già lo scorso settembre Di Pietro aveva presentato, insieme ad altri consiglieri, tra i quali l’attuale Presidente della Giunta Frattura, una mozione con la quale impegnava in tal senso l’esecutivo, allora guidato da Michele Iorio. Questa mattina, Cristiano Di Pietro ha presentato nuovamente la mozione al neo Presidente del Consiglio Niro.
Alla base della proposta, la delibera 198 del 2010, con cui la Giunta di centro-destra decideva di non costituirsi parte civile nei processi penali, motivando il provvedimento con la necessità di considerare i diversi casi nella loro singolarità e tenendo conto della possibilità di risarcimento dell’imputato. Tale posizione era soggetta a destare qualche sospetto dal momento che all’epoca dei fatti erano in corso procedimenti penali proprio a carico di alcuni esponenti della vecchia maggioranza.
Non è un caso, forse, che quella mozione non sia mai stata inserita tra i punti all’ordine del giorno di nessuna delle successive sedute consiliari della decima legislatura. In questo quadro, l’allora segretario del Consiglio Di Pietro aveva tuttavia espresso soddisfazione per la decisione della Giunta, avvenuta nello scorso 2 ottobre, di costituirsi parte civile nel processo a carico di Elvio Carugno.
"Ora - ha dichiarato il numero 2 di via IV Novembre - i tempi sono maturi per far valere il diritto della Regione a costituirsi parte civile sin dall’udienza preliminare di tutti i processi, senza dover prima fare distinzioni in base a chissà quali criteri. In questo Paese, da troppo tempo ci sono cittadini che, di fronte alla legge, sono 'più uguali' di altri. È arrivato il momento di cambiare rotta - ha concluso - e vogliamo iniziare a farlo partendo proprio dal nostro amato Molise".
Alla base della proposta, la delibera 198 del 2010, con cui la Giunta di centro-destra decideva di non costituirsi parte civile nei processi penali, motivando il provvedimento con la necessità di considerare i diversi casi nella loro singolarità e tenendo conto della possibilità di risarcimento dell’imputato. Tale posizione era soggetta a destare qualche sospetto dal momento che all’epoca dei fatti erano in corso procedimenti penali proprio a carico di alcuni esponenti della vecchia maggioranza.
Non è un caso, forse, che quella mozione non sia mai stata inserita tra i punti all’ordine del giorno di nessuna delle successive sedute consiliari della decima legislatura. In questo quadro, l’allora segretario del Consiglio Di Pietro aveva tuttavia espresso soddisfazione per la decisione della Giunta, avvenuta nello scorso 2 ottobre, di costituirsi parte civile nel processo a carico di Elvio Carugno.
"Ora - ha dichiarato il numero 2 di via IV Novembre - i tempi sono maturi per far valere il diritto della Regione a costituirsi parte civile sin dall’udienza preliminare di tutti i processi, senza dover prima fare distinzioni in base a chissà quali criteri. In questo Paese, da troppo tempo ci sono cittadini che, di fronte alla legge, sono 'più uguali' di altri. È arrivato il momento di cambiare rotta - ha concluso - e vogliamo iniziare a farlo partendo proprio dal nostro amato Molise".
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