lunedì 4 febbraio 2013

Unioncamere Molise: Il perdurare della crisi incide sui programmi di assunzione delle imprese

La variazione occupazionale attesa nel I trimestre 2013 potrebbe essere negativa: a fronte delle circa 1.000 'entrate' sono previste 1.100 'uscite'.







In Molise i contratti di lavoro che potrebbero essere attivati nel I trimestre del 2013 potranno superare, nel loro insieme, le 1.000 unità (650 circa in provincia di Campobasso e il restante in provincia di Isernia). E’ quanto emerge dalla consueta indagine trimestrale del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro.

Così come accade a livello nazionale, anche in regione la maggior parte di tali contratti riguarderà assunzioni di personale dipendente (690 unità, il 64% del totale). A questi si aggiungeranno poi circa 60 contratti in somministrazione (i cosiddetti "interinali"), pari al 6% del totale, poco più di 200 contratti di collaborazione a progetto (il 19%) e 110 contratti relativi ad altre modalità di lavoro indipendente (l'11%).

I programmi occupazionali anche per questo primo trimestre dell'anno si inseriscono, come noto, in un contesto economico ancora difficile. Infatti, il perdurare della recessione e la prospettiva che la stessa si prolunghi per buona parte del 2013 continuano a frenare la ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese. Continua a crescere, inoltre, il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni: gli ultimi dati evidenziano che nelle imprese molisane dell’industria e dei servizi, nel trimestre settembre-novembre 2012, gli interventi hanno superato il milione e 200 mila ore.

Tenendo conto, oltre che del numero di ore autorizzate, del tipo di intervento, del loro effettivo utilizzo, e della loro distribuzione nel tempo, si può stimare che a novembre gli interventi della CIG corrispondano a una eccedenza occupazionale di oltre 1.800 "occupati equivalenti a tempo pieno" (il 38,7% in più rispetto a un anno prima): 1.200 nell’industria in senso stretto, oltre 400 nelle costruzioni, 200 nei servizi; da un altro punto di vista, due terzi circa in provincia di Campobasso, un terzo in quella di Isernia. Questa eccedenza di manodopera determina nelle imprese una modesta propensione a inserire nuovo personale e, spesso, una tendenza a ridimensionare il proprio organico.

Non sorprende quindi che la variazione occupazionale attesa nel primo trimestre dell'anno in Molise sia di segno negativo: alle oltre 1.000 "entrate" di lavoratori (sono stimate circa 1.060 'entrate'), sia subordinati sia autonomi, si contrappongono circa 1.100 "uscite" (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi), da cui deriva un "saldo" negativo pari a circa 40 unità.
 
La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nell'arco del trimestre, poco più di 690 assunzioni e quasi 1.020 uscite, vale a dire circa 330 posti di lavoro in meno concentrati esclusivamente nella provincia di Campobasso (positivo invece il saldo nella provincia di Isernia seppur di 10 unità) .

Questa contrazione a livello regionale è però parzialmente compensata da variazioni positive con riferimento alle altre modalità contrattuali, per le quali - come in genere avviene a inizio anno, quando tipicamente si stipulano i nuovi contratti - il numero di contratti attivati dovrebbe superare ampiamente quello dei contratti in scadenza: +30 unità è il "saldo" previsto per i contratti di somministrazione (interinali), +160 quello delle collaborazioni a progetto, e +90 quello degli altri contratti (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita IVA).

Delle 690 assunzioni per lavoratori dipendenti programmate dalle imprese molisane nel 1° trimestre 2013 (410 e 280 circa rispettivamente in provincia di Campobasso e in provincia di Isernia), circa il 16% (110 unità in termini assoluti) riguarderà profili "high skill", ossia dirigenti, specialisti e tecnici. La propensione ad assumere questi profili sembra essere, nella regione, inferiore alla media nazionale (dove raggiungono il 20%). Nella regione l'insieme di professioni più numeroso è però quello degli operai specializzati (280 unità, per una quota pari al 40% del totale), seguito da quello dei profili qualificati nelle attività commerciali e nei servizi (190 il 27% ). Le restanti assunzioni riguarderanno profili impiegatizi (90 unità, il 13%) e profili "generici" e non qualificati (30, pari al 4% circa).

Dal punto di vista settoriale Il 44% circa delle 690 assunzioni programmate in Molise nel 1° trimestre del 2013 si concentrerà nei servizi, circa 1 punto in meno rispetto al trimestre precedente. Aumenta leggermente, di conseguenza, il peso dell'industria (costruzioni comprese), che raggiungerà il 56% del totale. Tra i servizi, prevalgono le attività legate al commercio, con 90 assunzioni previste, e al turismo-ristorazione (60), mentre il complesso degli "altri" servizi assorbirà circa 160 nuove entrate (pari al 23% del totale). Nell'industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello delle costruzioni (260 unità, il 37% del totale regionale).

L’analisi per titolo di studio richiesto evidenzia che le 690 assunzioni programmate in Molise nel 1° trimestre 2013 riguarderanno circa 70 laureati, quasi 220 diplomati, 170 figure in possesso della qualifica professionale e poco meno di 230 alle quali non verrà richiesta una preparazione scolastica specifica. La quota dei laureati e diplomati nel loro insieme è dunque pari al 41% del totale, facendo registrare un aumento di circa 22 punti rispetto al trimestre precedente. Essa rimane però ancora inferiore al 52% che si registra in media in Italia. Risulta in aumento anche la quota di assunzioni di qualificati, che passa dal 14% dello scorso trimestre all'attuale 25%, mentre diminuisce quella per cui non è necessaria una formazione specifica (dal 67% al 34%).

Continuerà, infine, la difficoltà dei giovani e delle donne ad accedere al mondo del lavoro: in questo trimestre, la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni si attesta attorno al 21% del totale, circa 21 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda il genere, invece, le "opportunità" per le donne in Molise sempre in questo trimestre risultano pari al 9% circa del totale, circa 12 punti in meno rispetto a tre mesi prima.

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