Nel caso di una ratifica degli accordi entro quest'anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del 1° gennaio 2015.
Lo si apprende da un carteggio tra la deputata elvetica Ada Marra e il ministro delle Finanze svizzero Widmer-Schlump. Lo riferisce la stessa Marra. Il portavoce del ministero delle Finanze, Tuor, ha poi confermato che "anche in caso di firma di un accordo quest'anno, è difficile prevedere che entri in vigore prima del gennaio 2015".
"Il 9 maggio 2012 la Svizzera e l'Italia hanno rilanciato il dialogo bilaterale in materia fiscale e finanziaria", si legge sul testo della risposta di Widmer-Schlumpf, riportata da Ticino online. "Alcuni negoziati hanno avuto luogo in seguito e hanno permesso di raggiungere dei progressi nei differenti dossier", continua la risposta, aggiungendo che "tuttavia, a causa delle elezioni in Italia e dell'incertezza sulla composizione del nuovo governo, è attualmente difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati. A ogni modo - conclude il ministro delle Finanze - anche nel caso di una ratifica degli accordi entro quest'anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del 1° gennaio 2015".
"Il 9 maggio 2012 la Svizzera e l'Italia hanno rilanciato il dialogo bilaterale in materia fiscale e finanziaria", si legge sul testo della risposta di Widmer-Schlumpf, riportata da Ticino online. "Alcuni negoziati hanno avuto luogo in seguito e hanno permesso di raggiungere dei progressi nei differenti dossier", continua la risposta, aggiungendo che "tuttavia, a causa delle elezioni in Italia e dell'incertezza sulla composizione del nuovo governo, è attualmente difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati. A ogni modo - conclude il ministro delle Finanze - anche nel caso di una ratifica degli accordi entro quest'anno, è difficile prevedere la loro entrata in vigore prima del 1° gennaio 2015".
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