lunedì 18 febbraio 2013

Cristiano Di Pietro: Incontri pubblici a San Felice del Molise e Montecilfone

Perché votare Frattura e la coalizione che lo sostiene? Per due motivi: uno, perché ha dimostrato di avere idee diverse; due, perché dopo undici anni di governo Iorio il Molise sta peggio di prima.










Cosa ha portato il suo modo di amministrare alla nostra regione? A parte i carrozzoni delle società partecipate, il sottobosco di dirigenti strapagati e delle consulenze per opere irrealizzabili, quali sono stati i benefici per la stragrande maggioranza dei cittadini e del territorio? Questo l’esordio del candidato dell’Italia dei Valori nei due incontri pubblici tenuti a San Felice del Molise e Montecilfone nel fine settimana.

Il 24 e 25 febbraio dobbiamo voltare pagina – ha proseguito Di Pietro – e cominciare un nuovo capitolo con Frattura presidente della Regione. La prima cosa da fare è iniziare a tagliare sugli sprechi, come ad esempio l’affitto per le sedi regionali, il mantenimento di società partecipate inutili e di enti sub-regionali, con un conseguente risparmio di diverse decine di milioni di euro che potrebbero essere reimmessi nel circuito economico regionale. Questa boccata d’ossigeno servirebbe per facilitare l’accesso al credito per i giovani e per le imprese che lavorano, che hanno idee imprenditoriali valide e che per questo vanno incentivate, non tartassate.

Riguardo alla situazione della sanità, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: il piano sanitario va rivisto. La domanda che dobbiamo porci è: cosa serve al territorio? 'Care' consulenze o reparti di eccellenza? Solo eliminando le spese inutili e migliorando le prestazioni possiamo garantire un servizio sanitario di qualità a tutti i cittadini del territorio, senza discriminazioni.

In merito ai provvedimenti ingiusti ed iniqui del governo Monti, ora tutti ci vengono a dire di voler eliminare l’Imu – ha incalzato il candidato al Consiglio regionale - ma in Parlamento solo l’Italia dei Valori e la Lega Nord hanno votato contro. Stesso discorso vale per la Riforma Fornero che ha trasformato gli operai della Fiat in schiavi di Marchionne; oggi tutti a criticarla aspramente a parole, ma nei fatti, chi ha raccolto le firme per abrogare le riforme sia dell’articolo 8 che dell’articolo 18?

È stata l’Italia dei Valori sotto i gazebo, nelle piazze a fianco dei cittadini. Non è più il momento di raccontare bugie alla gente – ha concluso Di Pietro – perché queste non fanno altro che aumentare l’astensione e la disaffezione verso una classe politica che non rappresenta più gli interessi della collettività. Basta cedere al canto delle sirene, è giunto il momento di scegliere di cambiare il nostro futuro insieme a Paolo Frattura.

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