Fanelli: "Il Pd al governo dell'Italia e del Molise". Una palestra piena. Un segnale forte di consenso per un centro-sinistra che in questi ultimi giorni di campagna elettorale vuole "finalmente liberare il Molise".
Nella palestra della scuola di piazza Umberto I a Riccia, Micaela Fanelli, candidata Pd al Senato, accende l’entusiasmo e lancia il suo energico sostegno al candidato presidente del centro-sinistra Paolo Di Laura Frattura e al Partito Democratico per risollevare il Molise e l’Italia.
Sono intervenuti il candidato presidente Frattura, i candidati del Pd alla Camera, Danilo Leva e Luca Iosue; al Senato, Roberto Ruta, oltre ai candidati Antonio Tomassone (Pd), Nico Ioffredi (Sel), Salvatore Ciocca (Comunisti Italiani), Adelmo Berardo (Unione per il Molise) e Donato Pozzuto (Idv).
"Insieme", ha affermato con forza Frattura - con l’immancabile laccetto arancione nel taschino della giacca -, perché "da mercoledì 27 febbraio sarà finalmente il Molise di tutti. Ora riportiamo la politica al ruolo di bene comune. Abbiamo una squadra forte, coesa, tanti giovani, tanti volti che per ogni territorio garantiscono affidabilità e credibilità. Perché insieme costruiamo e costruiremo, giorno dopo giorno, il futuro di questa regione".
Ha affermato Micaela Fanelli: "Viviamo una campagna elettorale in una situazione dove ci sono famiglie che vivono sull’orlo dell’impossibilità di raggiungere le condizioni minime di vita. E molto spesso la politica, a livello nazionale e anche a livello locale, ha mostrato purtroppo una bruttissima immagine di sé. Il punto – ha continuato - è che affacciarsi alla politica, secondo me, ha un unico presupposto che viene prima di ogni altro: cioè che chi si avvia a farla sia una persona onesta, una persona che meriti la fiducia degli altri perché è una persona pulita, perché ha ancora l’etica dell’impegno pubblico. Credo molti di noi siano avviliti dallo scenario basato sull’idea del ‘rubano tutti’, del ‘sono tutti uguali’. No, non è così: ci sono persone che si impegnano, ci sono persone che lavorano con me in amministrazione che lo dimostrano quotidianamente e che hanno come filosofia di vita quella del dare e non del prendere".
Su Paolo Di Laura Frattura non ha dubbi: "Abbiamo un grande merito in queste regionali: aver impostato la campagna elettorale sulla base del rispetto, spostando il terreno della polemica e del conflitto sul terreno della necessaria competitività. E’ un rispetto che si deve alla gente soprattutto in questo clima generale di difficoltà".
Sul nuovo governo, Fanelli tra gli applausi ha affermato: "Vinciamo. Vinciamo perché c’è finalmente un’onda di positività verso il centro-sinistra nazionale e regionale. Vinciamo perché c’è un moto di contrarietà verso questi ultimi 20 anni di pessimo governo. Ma vinciamo anche per la capacità di proposta che stiamo mettendo in campo, e per la capacità di proporci nei confronti delle persone: passionale, accorata, ma fatta di contenuti e di rispetto reciproco. Sottolineiamo poi la mancanza di risultati ottenuti dal centro-destra, e questa è avvertito sulla pelle delle persone!".
Prima di lasciare la parola ai vari candidati alle elezioni regionali e nazionali, Micaela Fanelli ha evidenziato “alcuni contenuti fondamentali. Primo fra tutti: l’occupazione. Penso all’Imu e alla proposta demagogica di Berlusconi di abolirla e restituirla. Noi parliamo di toglierla ai ceti medi e bassi, lasciandola sui grandi patrimoni e sui maggiori investimenti immobiliari perché ci sia quel riequilibrio tra chi più ha e meno ha, il che comporta qualche risorsa per le amministrazioni comunali che si traduce in servizi: ad esempio asili nido per bambini, mensa scolastica… Cioè si traduce nella possibilità sociale di mantenere in piedi i servizi e sviluppare lavoro.
Inoltre, le persone e le imprese del Molise pagano il 30% di tasse in più a causa del disavanzo sanitario. Noi stiamo proponendo di fare riforme che le aiutino, con un governo regionale che elimini questo disavanzo sanitario e che quindi possa finalmente riportare quell’equilibrio del 30% in meno che attualmente le imprese pagano in più. Il che garantirebbe la normale possibilità di fare attività imprenditoriale che genera anche occupazione”.
Di qui un’importante e lucida analisi: "Guardate – ha spiegato Fanelli - la filiera istituzionale che ci porterà a governare a livello nazionale, regionale e anche nei nostri territori sarà una possibilità e una cinghia di trasmissione fenomenale per la ripresa economica e quindi per l’occupazione. Non solo grazie al buon governo, ma anche a un governo che parli in maniera efficace con la Regione Molise, con i Comuni.
La questione della filiera istituzionale e, consentitemelo, anche umana e dell’amicizia profonda, è determinante per far funzionare davvero le amministrazioni! Pensare – ha argomentato Fanelli - di avere un governo di centro-sinistra, con una Regione di centro-sinistra, che parla in modo efficace con le nostre amministrazioni, che fa squadra e che combatte per il Molise, porta con sé tutte le potenzialità per rimettere in moto dei pezzi di economia e soprattutto per ricostruire quel tessuto civile e economico che oggi è allo stremo".
"Ecco perché - ha dichiarato Fanelli - c’è la necessità di un voto al centro-sinistra, al Partito Democratico: per poter governare. E su questo invito a riflettere. Perché la rottura in mille rivoli che lo sfaldamento democratico di questi ultimi anni ha generato in Italia, rischia di compromettere ciò di cui abbiamo con più forza bisogno a livello nazionale, in un momento di crisi economica ma soprattutto di respiro corto dell’Europa, di Mediterraneo complicato da gestire, di questioni internazionali di particolare delicatezza. Tutto ciò richiede un governo autorevole, forte, stabile dell’Italia".
Sono intervenuti il candidato presidente Frattura, i candidati del Pd alla Camera, Danilo Leva e Luca Iosue; al Senato, Roberto Ruta, oltre ai candidati Antonio Tomassone (Pd), Nico Ioffredi (Sel), Salvatore Ciocca (Comunisti Italiani), Adelmo Berardo (Unione per il Molise) e Donato Pozzuto (Idv).
"Insieme", ha affermato con forza Frattura - con l’immancabile laccetto arancione nel taschino della giacca -, perché "da mercoledì 27 febbraio sarà finalmente il Molise di tutti. Ora riportiamo la politica al ruolo di bene comune. Abbiamo una squadra forte, coesa, tanti giovani, tanti volti che per ogni territorio garantiscono affidabilità e credibilità. Perché insieme costruiamo e costruiremo, giorno dopo giorno, il futuro di questa regione".
Ha affermato Micaela Fanelli: "Viviamo una campagna elettorale in una situazione dove ci sono famiglie che vivono sull’orlo dell’impossibilità di raggiungere le condizioni minime di vita. E molto spesso la politica, a livello nazionale e anche a livello locale, ha mostrato purtroppo una bruttissima immagine di sé. Il punto – ha continuato - è che affacciarsi alla politica, secondo me, ha un unico presupposto che viene prima di ogni altro: cioè che chi si avvia a farla sia una persona onesta, una persona che meriti la fiducia degli altri perché è una persona pulita, perché ha ancora l’etica dell’impegno pubblico. Credo molti di noi siano avviliti dallo scenario basato sull’idea del ‘rubano tutti’, del ‘sono tutti uguali’. No, non è così: ci sono persone che si impegnano, ci sono persone che lavorano con me in amministrazione che lo dimostrano quotidianamente e che hanno come filosofia di vita quella del dare e non del prendere".
Su Paolo Di Laura Frattura non ha dubbi: "Abbiamo un grande merito in queste regionali: aver impostato la campagna elettorale sulla base del rispetto, spostando il terreno della polemica e del conflitto sul terreno della necessaria competitività. E’ un rispetto che si deve alla gente soprattutto in questo clima generale di difficoltà".
Sul nuovo governo, Fanelli tra gli applausi ha affermato: "Vinciamo. Vinciamo perché c’è finalmente un’onda di positività verso il centro-sinistra nazionale e regionale. Vinciamo perché c’è un moto di contrarietà verso questi ultimi 20 anni di pessimo governo. Ma vinciamo anche per la capacità di proposta che stiamo mettendo in campo, e per la capacità di proporci nei confronti delle persone: passionale, accorata, ma fatta di contenuti e di rispetto reciproco. Sottolineiamo poi la mancanza di risultati ottenuti dal centro-destra, e questa è avvertito sulla pelle delle persone!".
Prima di lasciare la parola ai vari candidati alle elezioni regionali e nazionali, Micaela Fanelli ha evidenziato “alcuni contenuti fondamentali. Primo fra tutti: l’occupazione. Penso all’Imu e alla proposta demagogica di Berlusconi di abolirla e restituirla. Noi parliamo di toglierla ai ceti medi e bassi, lasciandola sui grandi patrimoni e sui maggiori investimenti immobiliari perché ci sia quel riequilibrio tra chi più ha e meno ha, il che comporta qualche risorsa per le amministrazioni comunali che si traduce in servizi: ad esempio asili nido per bambini, mensa scolastica… Cioè si traduce nella possibilità sociale di mantenere in piedi i servizi e sviluppare lavoro.
Inoltre, le persone e le imprese del Molise pagano il 30% di tasse in più a causa del disavanzo sanitario. Noi stiamo proponendo di fare riforme che le aiutino, con un governo regionale che elimini questo disavanzo sanitario e che quindi possa finalmente riportare quell’equilibrio del 30% in meno che attualmente le imprese pagano in più. Il che garantirebbe la normale possibilità di fare attività imprenditoriale che genera anche occupazione”.
Di qui un’importante e lucida analisi: "Guardate – ha spiegato Fanelli - la filiera istituzionale che ci porterà a governare a livello nazionale, regionale e anche nei nostri territori sarà una possibilità e una cinghia di trasmissione fenomenale per la ripresa economica e quindi per l’occupazione. Non solo grazie al buon governo, ma anche a un governo che parli in maniera efficace con la Regione Molise, con i Comuni.
La questione della filiera istituzionale e, consentitemelo, anche umana e dell’amicizia profonda, è determinante per far funzionare davvero le amministrazioni! Pensare – ha argomentato Fanelli - di avere un governo di centro-sinistra, con una Regione di centro-sinistra, che parla in modo efficace con le nostre amministrazioni, che fa squadra e che combatte per il Molise, porta con sé tutte le potenzialità per rimettere in moto dei pezzi di economia e soprattutto per ricostruire quel tessuto civile e economico che oggi è allo stremo".
"Ecco perché - ha dichiarato Fanelli - c’è la necessità di un voto al centro-sinistra, al Partito Democratico: per poter governare. E su questo invito a riflettere. Perché la rottura in mille rivoli che lo sfaldamento democratico di questi ultimi anni ha generato in Italia, rischia di compromettere ciò di cui abbiamo con più forza bisogno a livello nazionale, in un momento di crisi economica ma soprattutto di respiro corto dell’Europa, di Mediterraneo complicato da gestire, di questioni internazionali di particolare delicatezza. Tutto ciò richiede un governo autorevole, forte, stabile dell’Italia".
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