lunedì 10 dicembre 2012

Governo: Senza Dl Province sarà caos istituzionale

"La mancata conversione in legge del dl sulle Province comporterebbe una situazione di caos istituzionale".









Lo afferma uno studio del governo inviato ad alcuni senatori e anticipato dall'Ansa. Tra le conseguenze, dicono i tecnici, "oltre ai mancati risparmi, la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni e il blocco della riorganizzazione periferica dello Stato". E ancora:le città metropolitane restano istituite "solo sulla carta" con una operatività "ostacolata" dalle incertezze. A rischio "l'esercizio di funzioni fondamentali" come scuole, strade, ambiente. Ma per il ministro Patroni Griffi spetta "solo alle forze politiche decidere"

Il Popolo della libertà porrà in aula al Senato, mercoledì prossimo, la pregiudiziale di incostituzionalità sul decreto legge di riordino delle Province. Lo ha detto all'Ansa uno dei due relatori della legge, Filippo Saltamartini del Pdl. Se dovesse essere approvata, il provvedimento del Governo andrebbe riscritto.

Sull'esito di questa mossa, Saltamartini non si sbilancia: "bisogna aspettare mercoledì - ha spiegato - perché all'interno della pregiudiziale bisogna capire se la costituzionalità della riforma delle Province passa tramite la Consulta o se a decidere saremo noi in Parlamento. Potremmo decidere o di bocciare decreto legge, oppure di farlo passare in attesa della pronuncia della Corte costituzionale" la quale, ha ricordato, dovrà esprimersi sul ricorso presentato dalle Regioni (contro il decreto Salva Italia del 4 dicembre scorso che all'articolo 23 ha di fatto 'svuotato' le competenze delle Province e ne ha modificato il sistema elettorale, ndr). 

"Valuteremo se mettere la pregiudiziale al voto o meno - ha aggiunto Saltamartini - insomma la poniamo ma potremmo rinunciare al voto. E' un'opzione. Che dipende dalla ricaduta che la bocciatura del decreto avrebbe sul piano politico".

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