sabato 3 novembre 2012

L’IdV guarda al futuro del centro-sinistra, Cristiano Di Pietro interviene su alleanze e primarie

Tra gennaio e febbraio 2013 andremo a votare e l’IdV, senza alcun dubbio, avrà un ruolo fondamentale nella costruzione di un centro-sinistra forte e coeso.




Certo sarebbe bello per il Molise e per i molisani, avere un Presidente della Repubblica conterraneo e, chissà, le vie del Signore sono infinite..

Ora, però, guardiamo alle questioni di casa nostra. Tra gennaio e febbraio 2013 andremo a votare e l’IdV, senza alcun dubbio, avrà un ruolo fondamentale nella costruzione di un centro-sinistra forte e coeso.

Confermiamo la leadership di Paolo Di Laura Frattura; ci riconosciamo in lui e il nostro appoggio vedrà il sostegno anche di Sel, dei Comunisti italiani, dei Socialisti e di tutte quelle forze movimentiste che in lui si riconoscono.

Se, per mettere pace nell’animo di qualcuno, si ricorrerà alle primarie e se Frattura, che ha già dato la sua disponibilità, correrà di nuovo, ribadisco oggi un concetto che già qualche tempo fa ho avuto modo di esprimere: avrà il mio appoggio personale, senza se e senza ma e sono convinto che anche il partito a cui appartengo farà lo stesso.

Per quanto attiene l’apertura del Pd all’Udc e le relative dichiarazioni dell’unione di Centro che vuole dialogare con il Partito Democratico escludendo però l’IdV, vorrei porre un paio di questioni:

innanzitutto, il Pd è veramente disposto a rinunciare all’IdV in Molise per imbarcarsi in un’avventura politica con gli uomini di Iorio?

in secondo luogo: noi non vogliamo chiudere alla parte buona dell’Udc, con quella parte saremmo anche disposti a sederci attorno a un tavolo per confrontarci ma mai potremmo stringere un patto politico elettorale con chi è stato complice di Iorio.

Non dialogheremo mai con quanti, grazie all’ex Presidente della Regione, da anni vivono di incarichi.

Non dialogheremo mai con chi ha votato per la distruzione del sistema sanitario molisano.

Non dialogheremo mai con chi ha avallato un apparato clientelare per oltre un decennio.

Quindi sì all’Udc, ma solo se epurato dalle scorie dello iorismo.

Infine, per quanto riguarda le dichiarazioni dell’ormai ex Presidente della regione in cui ha dichiarato espressamente che si ricandiderà, non posso che essere contento del fatto che sarà lui il nostro avversario, un uomo ormai politicamente debole, plurindagato e già condannato le cui promesse, come quella dei 5000 posti di lavoro durante la scorsa campagna elettorale, sono state puntualmente disattese e sbugiardate.

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