martedì 13 novembre 2012

Corsa dei Carri. Solidarietà ai Sindaci e alle Comunità di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone

Le nostre carresi non hanno nulla da invidiare al più blasonato "Palio di Siena" o a tanti altri eventi nazionali che in nome di antichissime tradizioni popolari, tengono in vita manifestazioni meravigliose che appartengono all’identità storica di quelle comunità.








La cultura di un popolo non si processa, ma si rispetta, si preserva e valorizza, perché  è parte del DNA di un territorio e nel caso di specie, costituisce un tratto essenziale dell’anima dei cittadini di San Martino, Portocannone e Ururi, che non oserebbero nemmeno immaginare un futuro senza la "Corsa dei Carri".

Per chi ha la fortuna di avere per amico una qualsiasi persona di uno dei nostri comuni dove si svolgono le carresi, sa che i ritmi dell’anno sono cadenzati dai preparativi della corsa e c’è un legame ai colori della propria squadra di un’intensità e una partecipazione emotiva che surclassa ogni altro interesse.

La Regione Molise riconosce questa tradizione popolare inserendola giustamente tra quelle più belle ed importanti del territorio.

Apprendere oggi che i Sindaci di San Martino, Portocannone ed Ururi, hanno ricevuto un avviso di garanzia per aver violato l’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2011, lascia increduli e sconcertati.

Per questa ragione trasmetto la più sentita solidarietà ai Sindaci che hanno ricevuto l’Avviso di Garanzia e propongo al Presidente del Consiglio Regionale e alla Conferenza dei Capigruppo di adottare una Mozione Urgente in cui si impegna il nostro Ufficio Legale a costituirsi in giudizio al fianco dei Comuni di San Martino, Portocannone ed Ururi, prefigurando anche un’autodenuncia collettiva dell’intero Consiglio.

La nostra cultura popolare ha la stessa dignità di altre tradizioni italiane. Non accettiamo che venga umiliata, ed è nostro dovere istituzionale batterci per difenderla.

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