"La responsabilità di un'eventuale crisi sarebbe dei ministri di un partito che si dimettono, o meglio della forza politica che in Parlamento ritira il proprio sostegno al governo.
Negli ultimi anni si è positivamente radicata la prassi di decidere le crisi di governo con un voto in Parlamento e noi non saremmo disposti ad accettare che cio' avvenga invece fuori dalle aule di Camera e Senato".
Lo ha detto il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea, nel corso della trasmissione Sky Tg24 pomeriggio. "Se ci fosse la crisi di governo - ha aggiunto Chiti - sarebbe un fatto negativo. Siamo di fronte a una prima, timida ripresa economica: senza governo può essere compromessa o comunque non andare a beneficio di chi ne ha più bisogno, per esempio chi non ha un lavoro.
Inoltre dobbiamo preparare con serietà il semestre di presidenza europea e approvare le riforme istituzionali. In caso di crisi di governo, dovremmo quanto meno fare il possibile per varare la Legge di stabilita' e dare al Paese una nuova legge elettorale. Ma voglio continuare a pensare che nessuno intenda confondere i due piani: la vicenda giudiziaria di Berlusconi e il lavoro del governo Letta. La destra italiana decida se essere come le destre europee nelle normali democrazie dell'alternanza".
Lo ha detto il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea, nel corso della trasmissione Sky Tg24 pomeriggio. "Se ci fosse la crisi di governo - ha aggiunto Chiti - sarebbe un fatto negativo. Siamo di fronte a una prima, timida ripresa economica: senza governo può essere compromessa o comunque non andare a beneficio di chi ne ha più bisogno, per esempio chi non ha un lavoro.
Inoltre dobbiamo preparare con serietà il semestre di presidenza europea e approvare le riforme istituzionali. In caso di crisi di governo, dovremmo quanto meno fare il possibile per varare la Legge di stabilita' e dare al Paese una nuova legge elettorale. Ma voglio continuare a pensare che nessuno intenda confondere i due piani: la vicenda giudiziaria di Berlusconi e il lavoro del governo Letta. La destra italiana decida se essere come le destre europee nelle normali democrazie dell'alternanza".
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