Secondo la commissione europea, dopo aver raggiunto il 10,6% quest'anno, il numero di senza lavoro continuerà a salire fino a raggiungere il picco dell'11,5% nel 2013 e dell'11,8% nel 2014.
Numeri, spiega la commissione, dovuti soprattutto all'aumento di persone in cerca di lavoro a causa della crisi e agli effetti dalla riforma delle pensioni. La disoccupazione raggiungerà il suo picco nel 2013 anche nel resto dell'Ue (+11% nell'Ue a 27, +12% nell'area euro) per poi "ridursi lievemente" nel 2014.
La Ue e la zona euro dovranno aspettare fino al 2014 per una "più forte e meglio distribuita espansione economica". Lo prevede la commissione europea. Grazie alle "riforme strutturali e alle politiche fatte" il Pil Ue salirà nel 2014 a 1,6%,quello dell'eurozona a 1,4% Slitta al 2014 il ritorno alla crescita per l'Italia che, dopo la "profonda recessione" 2012, vedrà una "ripresa tiepida" nel 2013-14 a causa di "incertezza e condizioni creditizie difficili".
La Ue e la zona euro dovranno aspettare fino al 2014 per una "più forte e meglio distribuita espansione economica". Lo prevede la commissione europea. Grazie alle "riforme strutturali e alle politiche fatte" il Pil Ue salirà nel 2014 a 1,6%,quello dell'eurozona a 1,4% Slitta al 2014 il ritorno alla crescita per l'Italia che, dopo la "profonda recessione" 2012, vedrà una "ripresa tiepida" nel 2013-14 a causa di "incertezza e condizioni creditizie difficili".
Nel 2014 Pil a +0,8%. Netto peggioramento del debito: 127,6% nel 2013, contro un 127,1% previsto dal governo. Ue e zona euro "stanno navigando in acque agitate" ha commentato il commissario Ue Rehn.
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