La Direzione Generale Nazionale sulle Attività Ispettive del Ministero del Lavoro ha trasmesso per competenza all'Ispettorato Regionale e all'Ispettorato Provinciale del Lavoro l'esposto a mia firma del 15 settembre 2012 circa la situazione di disagio e le mancate attivazioni delle tutele del reddito per gli avventizi storici dello Zuccherificio del Molise.
Sollecito la dirigenza locale dell'Ispettorato del Lavoro ad avviare con somma urgenza tale controllo al fine di accertare le ragioni che hanno determinato l'esclusione di n. 35 dipendenti con elevata professionalità ed un'anzianità di servizio mediamente superiore a 20 anni, da ogni menzione o impegno formale sul proprio futuro.
Sollecito inoltre la verifica delle motivazioni che hanno indotto la Regione Molise ed i responsabili dello Zuccherificio a non avanzare istanza di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga a n. 10 lavoratori che non hanno raggiunto i requisiti minimi per poter usufruire del trattamento di disoccupazione.
E' grave, inammissibile e ingiustificabile, la dimenticanza di 35 unità lavorative di alta specializzazione che sono state costrette ad auto-organizzarsi in un coordinamento specifico per evidenziare il proprio diritto ad essere ascoltati.
Ed è tanto più grave se tale omissione interessa una società pubblica controllata dalla Regione Molise che per sensibilità e rispetto della dignità dei lavoratori avrebbe dovuto adottare atti istituzionali, iniziative e provvedimenti a loro favore.
Sollecito inoltre la verifica delle motivazioni che hanno indotto la Regione Molise ed i responsabili dello Zuccherificio a non avanzare istanza di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga a n. 10 lavoratori che non hanno raggiunto i requisiti minimi per poter usufruire del trattamento di disoccupazione.
E' grave, inammissibile e ingiustificabile, la dimenticanza di 35 unità lavorative di alta specializzazione che sono state costrette ad auto-organizzarsi in un coordinamento specifico per evidenziare il proprio diritto ad essere ascoltati.
Ed è tanto più grave se tale omissione interessa una società pubblica controllata dalla Regione Molise che per sensibilità e rispetto della dignità dei lavoratori avrebbe dovuto adottare atti istituzionali, iniziative e provvedimenti a loro favore.

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