sabato 1 settembre 2012

Riammesse 42 aziende artigiane ai benefici del Bando Regionale " Mi fido di Te"

L’efficace intervento dell’Assessore Scasserra ha sanato un’ingiusta esclusione di 42 aziende artigiane dal Bando per l’accesso a piccoli prestiti variabili tra 5 e 15 mila euro in favore di micro-imprese in difficoltà.









Nel prendere atto positivamente di questa attenzione istituzionale ricordo la drammatica crisi che strangola le piccole imprese molisane evidenziata dal numero crescente delle cessazioni d’attività, dai fallimenti, dal ricorso agli usurai e dai molteplici cambi di proprietà aziendali. 

Per il Bando " Mi fido di Te " in pochi giorni vennero presentate 973 domande per accedere ad un prestito medio di 10 mila euro a conferma di un disagio che merita risposte più attente da parte delle istituzioni, della burocrazia e delle banche. E per essere concreti di quelle 973 istanze ne vennero ritenute ammissibili 684 e finanziate solo 280 per carenza di disponibilità finanziarie. Per questa ragione sussiste il rischio che le 42 aziende artigiane reinserite si sommeranno alle residue 401 micro-imprese ammesse ma non finanziate. 

Prima di approntare nuovi Bandi e costringere artigiani e commercianti a sopportare altre spese per accedere a nuovi benefici è molto più semplice che la Regione Molise faccia scorrere la graduatoria delle 443 piccole aziende che hanno superato l’istruttoria per  il Bando " Mi fido di Te".

Più in generale denuncio la sofferenza di tanti operatori economici che sono allo stremo e non escludono gesti disperati. Ci sono in ballo sacrifici di più generazioni e anni di lavoro di intere famiglie che rischiano di essere inghiottite da una crisi devastante. 

La Regione Molise apposti risorse sui consorzi fidi, rifinanzi la legge 32/2000 sulle cooperative di garanzie del credito gestite direttamente  dalle associazioni degli artigiani e presti maggiore attenzione verso la vera spina dorsale del nostro sistema economico.

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