mercoledì 26 settembre 2012

Confesercenti: Si allunga tunnel della crisi, italiani non approfittano più nemmeno dei saldi

"Serve terapia shock, non si perda altro tempo: persi oltre 33 mila posti di lavoro in primo semestre 2012, a rischio altrettanti entro la fine dell’anno".






L’uscita dal tunnel della crisi ancora non si vede; anzi, il percorso per uscirne si sta allungando. E’ quanto emerge dai dati sulle vendite al dettaglio di luglio diffusi oggi dall’Istat: la flessione registrata sia nel no food sia nel comparto alimentari rappresenta un indicatore dell’aggravarsi della crisi, che spinge gli italiani a stringere la cinghia anche in occasione dei saldi di luglio. E a soffrire non sono solo le piccole superfici.

Le prospettive per il futuro, poi, non lasciano ben sperare: secondo le nostre previsioni, anche il 2013 sarà un anno di difficoltà, con una flessione dei consumi dello 0,4%. Il crollo del mercato interno sta mettendo a dura prova il tessuto imprenditoriale italiano, come testimonia il saldo tra chiusure e aperture di imprese nel primo semestre 2012, che risulta negativo per più di 13mila unità e ha già portato alla perdita di oltre 33mila posti di lavoro, dipendenti o indipendenti. Numero che, senza un’inversione di tendenza, potrebbe raddoppiare entro la fine dell’anno.

Se a questi aggiungiamo anche i 100mila autonomi che hanno precedentemente perso il lavoro nel corso della crisi, diventa evidente come non sia più possibile aspettare. L’Esecutivo non può concentrarsi solo su singole grandi aziende, aprendo tavoli ad hoc: in pericolo c’è anche un settore di primaria importanza come quello legato ai consumi interni, le cui difficoltà stanno producendo pesantissimi danni sul piano sociale ed economico.

Il Governo apra urgentemente il confronto con le parti sociali, per definire interventi che ridiano fiato a imprese e famiglie. A partire dal taglio del cuneo fiscale e dalla riduzione delle aliquote, utilizzando la locomotiva della delega fiscale. Serve urgentemente una terapia shock, o dal tunnel non usciremo.

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