I gravi fatti di cronaca di questi giorni, con ammanchi per centinaia di migliaia di euro, non scoperti da alcun controllo incrociato interno all'amministrazione regionale, lasciano indignati i cittadini che versano in condizioni di disagio e fanno crescere il risentimento delle imprese che vantano crediti per lavori eseguiti per conto degli enti pubblici, conclusi da anni e non pagati per carenza di fondi.
Il Consiglio Regionale non può ignorare le proprie responsabilità ed assistere passivamente a fatti che chiamano in causa una pessima organizzazione del lavoro, una vigilanza carente e una metodologia nella gestione dei flussi di cassa e del bilancio, assolutamente inaccettabile.
Chiedo l'urgente convocazione della Conferenza dei Capigruppo perchè si definisca una risposta immediata, si accerti l'accaduto anche per il tramite della Commissione Bilancio e si proceda a riordinare il sistema di funzionamento dell'Assessorato alle Finanze, il rapporto con le banche, la dotazione delle carte di credito, il numero dei conti correnti e le transazioni effettuate dai vari soggetti che ne hanno titolo a nome della Regione.
Non è possibile seguire le inchieste giornalistiche, i servizi televisivi ed i risvolti delle indagini in corso, facendo finta che la materia, per i suoi aspetti amministrativi e gestionali, non riguardi il Consiglio Regionale. Nè si può ipotizzare di lasciare le come stanno perchè tali episodi potrebbero ripetersi ed in tutti i casi è inimmaginabile far finta di niente e rinviare la trattazione della questione a data da destinarsi.
Non è possibile seguire le inchieste giornalistiche, i servizi televisivi ed i risvolti delle indagini in corso, facendo finta che la materia, per i suoi aspetti amministrativi e gestionali, non riguardi il Consiglio Regionale. Nè si può ipotizzare di lasciare le come stanno perchè tali episodi potrebbero ripetersi ed in tutti i casi è inimmaginabile far finta di niente e rinviare la trattazione della questione a data da destinarsi.
In periodi critici le istituzioni hanno il dovere di adoperarsi con maggiore solerzia evitando di annullare la seduta della Commissione Sanità già convocata per l'8 agosto senza individuare un'altra data, nonostante il Commissario ad Acta abbia già anticipato che per fine agosto appronterà una prima bozza del riordino della rete ospedaliera con gli ulteriori tagli per 250 posti letto che metterrano a rischio diverse strutture sanitarie pubbliche e private.
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