martedì 31 luglio 2012

Vitalizi, Romano: Una pagina orrenda, la Casta se ne frega della crisi

Approvata la legge che ripristina i vitalizi per gli ex consiglieri. Votano contro solo Romano, Ciocca e Petraroia.







Il Consiglio regionale ha approvato la legge che ripristina i vitalizi per gli ex Consiglieri regionali, cancellando così con un colpo di spugna la riduzione decisa solo a gennaio.

Contrario al provvedimento Massimo Romano, Consigliere regionale di Costruire Democrazia, vicepresidente della I Commissione Bilancio del Consiglio regionale che era stato il solo a votare contro la proposta in Commissione nonostante la proposta portasse la firma dei consiglieri di centrosinistra, e che anche in Consiglio regionale ha coerentemente ribadito il voto contrario, insieme anche ai colleghi Ciocca e Petraroia. Gli altri consiglieri di centrosinistra o assenti o non hanno partecipato al voto.

“Oggi il Consiglio regionale ha scritto una pagina orrenda. Dimostrando ancora una volta che la Casta difende se stessa e se ne frega della crisi che sta massacrando le fasce più deboli della popolazione, oltretutto in un momento in cui i poteri del Consiglio sono limitati per effetto della sentenza della magistratura amministrativa.

Io prendo le distanze, ancora una volta, da questi comportamenti e rivendico con fierezza il mio voto contrario. Invece di preoccuparsi della rapida approvazione di provvedimenti  in favore dei giovani, dei disoccupati, degli esodati, di quanti sono  rimasti esclusi dagli ammortizzatori sociali, di quanti hanno perso il lavoro, di quanti attendono l’approvazione del reddito di cittadinanza, il Consiglio regionale si occupa del ripristino dei vitalizi per gli ex Consiglieri sul presupposto che da questi sarebbe arrivata una diffida.

Altro che diffide! I cittadini farebbero bene a mandare a quel paese una classe pseudo-dirigente che in un momento come questo si preoccupa della Casta e non degli interessi di tutti i cittadini.”

Romano rivendica la propria posizione che è stata contraria in Commissione, nonostante il voto di una parte del centrosinistra, ed è rimasta contraria anche in Consiglio: “Su temi come la riduzione dei costi della politica Costruire Democrazia non accetta compromessi: le battaglie o si fanno o non si fanno.

Noi abbiamo scelto di farle fino in fondo mettendoci come sempre la faccia, come è stato per i rimborsi elettorali a cui abbiamo rinunciato in totale solitudine, e non invece di fare soltanto annunci”.

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