lunedì 11 giugno 2012

Sisma, no all'esenzione Imu per il Molise. Fanelli: Tristezza e delusione

Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale Anci, esprime il rammarico per l’esclusione delle case terremotate del Molise dall’esenzione dall’Imu.









“Ottimo il ‘passaggio’ da sospensione ad esenzione dell’Imu sulle case terremotate dell’Emilia. E’ stata raccolta la richiesta più volte avanzata dall’Anci di statuire un’esenzione uguale a quella del terremoto dell’Aquila. Così, si coglie con positività l’introduzione del III comma dell’art.8 che raccoglie tale istanza per i territori delle altre aree colpite nell’ultimo periodo”. Lo afferma Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e membro dell’Ufficio di Presidenza Anci alle Politiche europee e Piani di Sviluppo, in merito allo schema di decreto-legge sugli interventi immediati per il superamento dell’emergenza. “Tuttavia – ha sottolineato - ci rattristiamo che un’analoga previsione non sia stata resa per altre regioni come il Molise colpite in passato da terremoto e con case ancora distrutte”. Fanelli esprime tristezza, rammarico e “a tratti rabbia, perché solo per le ‘nostre’ case terremotate non è stata sancita l’esenzione dal pagamento dell’Imu”.

La stessa Micaela Fanelli con due ordini del giorno, uno approvato dall’Anci nazionale e uno dal Consiglio provinciale, aveva alzato il grido d’allarme rispetto al Parlamento, invitando le istituzioni a “ristabilire le condizioni d’uguaglianza per i Comuni del Molise colpiti dal terremoto”, applicando cioè l’esenzione del pagamento dell’Imu per gli immobili inagibili anche al Molise oltre che all’Abruzzo. Tuttavia a livello nazionale l’equiparazione non è stata effettuata e si è registrato un trattamento differente. Dunque i molisani dovranno pagare l’Imu sulle case inagibili, secondo la riduzione del 50% e non l’esenzione totale, come succederà ora anche per l’Emilia, oltre che per l’Abruzzo.

Sul piano nazionale, Fanelli introduce la proposta di un “programma straordinario terremoto che costituisca un insieme di misure organiche ed integrate per favorire la ripresa”. In merito allo schema di decreto-legge nazionale, afferma che “prevede molti punti positivi, tuttavia occorre una piattaforma assai più ampia per la ripresa e capace di rispondere alle enormi esigenze e soprattutto un ruolo più significativo dei Comuni. Definisce l’individuazione delle possibili fonti finanziarie - sostiene -, ma molte altre vanno rinvenute. Stabilisce il ruolo dei Presidenti delle Regioni come commissari delegati, ma non dettaglia un modello di codecisione rafforzata con i sindaci.

Prevede – continua Fanelli – prima misure per la ricostruzione degli edifici, dei beni artistici, delle scuole, in favore delle imprese, ma non ancora misure più ambiziose e strutturali, soprattutto per lo sviluppo”. Conclude: “Stiamo discutendo in Anci con i sindaci colpiti per una piattaforma di proposte verso l’Europa, il Governo e la Regione. Grazie all’esperienza del Molise, ho potuto dare molti suggerimenti, in attuazione della mia delega, soprattutto in tema di sviluppo e attività economiche. Speriamo che i tempi e l’efficacia dell’azione siano completamente diversi dai nostri. E speriamo non corrano ulteriori rischi e che tutto si avvii presto ad una normalizzazione e a una ritrovata serenità”.

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