giovedì 7 giugno 2012

Rischio chiusura per l'Ufficio agricolo regionale di Venafro. Scarabeo: nessun rispetto per questa città!

Per Massimiliano Scarabeo "Venafro è sempre più bistrattata dalla “vendetta politica” di Michele Iorio conseguente al risultato negativo ottenuto in città, alle scorse elezioni regionali". Questa volta, a farne le spese è l'ufficio agricolo regionale con sede in città, punto di riferimento importante per il comparto agricolo della zona. Operativo da moltissimi anni, offre assistenza tecnica ed amministrativa agli operatori del settore, oggi è fortemente ridimensionato e a rischio chiusura entro l'anno 2012.





“Come per l'Ospedale Santissimo Rosario, la cui ferita è  e resterà sempre aperta nel tessuto socio-economico di Venafro, anche il comparto agricolo, l'unico, forse, rimasto attivo grazie al lavoro e ai sacrifici dei tanti operatori del settore, rischia di perdere un valido supporto tecnico ed amministrativo conseguente al ridimensionamento del locale ufficio agricolo regionale di zona il quale, entro l'anno in corso, potrebbe essere addirittura soppresso. Un altro "regalo" di Michele Iorio alla nostra città, un altro schiaffo della solita politica dei tagli senza un'adeguata analisi delle reali esigenze di cui la collettività molisana ha realmente bisogno.

Per Venafro, l'ufficio agricolo di zona svolge un ruolo fondamentale di aiuto agli operatori agricoli di tutta la Piana,  perché eroga servizi primari di  assistenza tecnica ed amministrativa alle aziende agricole esistenti sul territorio divulgando programmi e interventi della Regione Molise in agricoltura  e zootecnia. Un'altro smacco e una ulteriore grave perdita per un settore importante dell'economia locale che sta soffrendo enormemente i disagi della crisi e della scellerata politica portata avanti in questo decennio proprio da Michele Iorio che non perde occasione per mortificare questa città. E al danno, purtroppo, Venafro subisce anche la beffa di pagare l'assenza di una efficace rappresentatività a livello regionale, capace di contrapporsi ed ostacolare queste scelte ingiustificate che continuano a svantaggiare ancora di più questa zona. 

Ormai la rassegnazione sembra aver surclassato le proteste che invece devono levarsi ancora più forti contro questo tipo di politica pressapochista che continua a salvaguardare gli interessi di pochi a tutto svantaggio di quelli dell'intera collettività. Venafro non può essere il materasso sul quale Michele Iorio e chi lo sostiene, possano sfogare le proprie ire per rifarsi delle sconfitte elettorali subite, bocciature frutto della politica sbagliata portata avanti sin qui. A maggior ragione adesso, in cui il vuoto sia a livello regionale con la recente sentenza del Tar sull'annullamento delle scorse elezioni e la fine anticipata dell'amministrazione di Nicandro Cotugno, non da a Venafro la possibilità di difendersi nelle sedi istituzionali. Così la partita è impari e questa ingiusta ed incontrastata "vendetta politica" di Iorio nei confronti di Venafro, si consuma ancora di più  e ogni giorno continuiamo ad essere più bistrattati e tenuti sempre meno in considerazione.”

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