sabato 9 giugno 2012

Ciocca sollecita Giarrusso sulla neonata agenzia regionale di Protezione Civile

Come mai nessuno risponde alle mie richieste ufficiali di acquisizione atti inoltrate circa un mese fa all’attenzione dei vertici della neonata Agenzia regionale di Protezione Civile? Come interpretare questo silenzio assordante? Il tentativo di nascondere la testa sotto la sabbia perché quelle risposte - che per legge dovranno fornire - celano i soliti nomi, i soliti professionisti, gli highlander molisani dell’incarico a gettone?






Questa mattina, dopo un’attesa tanto lunga quanto inutile, mi sono visto costretto ad inoltrare un formale sollecito in merito all’acquisizione degli atti inerenti gli incarichi professionali e i contratti di consulenza stipulati dal giorno in cui l’Agenzia regionale per la Protezione Civile - l’ultima creatura del governatore Iorio -  ha visto la luce ad oggi.

La mia prima richiesta di informazioni risale all’11 maggio e da allora ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta, seppure questa sia – sarà il caso di ricordarlo a chi di dovere – un atto dovuto.

Non comprendo le motivazioni di tale atteggiamento e quindi non posso che chiedermi se, in fondo, questo silenzio non copra quello che è meglio evitare di rendere noto.

C’è davvero qualcosa che i molisani non possono conoscere relativamente alla stipula di alcuni contratti di consulenza?

Mi auguro che a fronte del sollecito odierno, il neo direttore fornisca in tempi brevi le informazioni dovute. Come di certo il dottor Giarrusso sa, il silenzio non mi spaventa né tantomeno mi indurrà a smettere di chiedere lumi.

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