Come tradizione millenaria anche quest’anno l’azienda zootecnica dei Colantuono inizierà il venerdì 25 maggio 2012 il percorso della Transumanza d'Italia da San Marco in Lamis sul Gargano per concluderlo a Frosolone in Molise il 29 maggio.
La mandria composta da circa 300 capi bovini percorrerà per oltre 150 km i Tratturi storici, attraversando brevi tratti stradali. Si attraverseranno diversi comuni, ma il passaggio della mandria interesserà solo i centri urbani di Santa Croce di Magliano, Castropignano e Frosolone.
Il giorno 25 maggio 2012 alle 11 presso il Convento di San Matteo di San Marco in Lamis (importante santuario legato alla transumanza) conferenza stampa della manifestazione con le autorità civili e una breve introduzione storica sulla transumanza, poi Padre Mario Villani consegnerà l’olio santo per benedire gli animali.
Questa manifestazione sarà significativa per le nostre genti e per il nostro territorio perché darà un segno tangibile della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre antiche tradizioni.
Con il mese di maggio siamo in pieno periodo della Transumanza, pratica che ha animato economicamente e culturalmente la nostra regione per millenni. Il ciclico spostamento delle greggi e delle mandrie dai pascoli di montagna ai pascoli di pianura e viceversa ha caratterizzato la cultura pugliese e molisana-abruzzese. Come un tempo, solcando gli antichi Tratturi, anche quest’anno la mandria di circa 300 capi bovini della famiglia Colantuono di Frosolone risalirà dai pascoli pugliesi verso la montagna molisana. L’Evento si terrà nei giorni 23/26 maggio 2012.
Con il valido e fattivo contributo dell’Azienda Colantuono si cerca, faticosamente, di riproporla ogni anno per mantenere viva la tradizione e la memoria dell’unico esempio di transumanza bovina di tipo orizzontale ancora attiva in Italia. Essa è ancora oggi, come nel passato, espressione diretta di quella civiltà agro-pastorale che per secoli è stata la fonte del sapere e dell'economia dei territori rurali dell’Italia meridionale. La transumanza ha interessato sia culturalmente che economicamente tutta la regione centro-meridionale facendo vivere questo territorio come una sorta di ‘condominio’ che ha avuto in comune usi e tradizioni. Questo evento vuole richiamare l’attenzione sull’esistenza di un patrimonio storico, archeologico, antropologico e naturalistico di valore inestimabile: i Tratturi. Questi rappresentano un segno tangibile della nostra storia.
È doveroso da parte delle Istituzioni e dei privati, valorizzarli e proteggerli per trasformarli, non in un semplice museo, ma in una risorsa primaria che possa dare impulso allo sviluppo economico, agricolo, ambientale e turistico delle nostre Terre.
L’idea è di promuovere lo sviluppo di un turismo slow, che ruoti attorno alla natura, alla biodiversità, al paesaggio e attento alle tradizioni, alla cultura, alla spiritualità, all’enogastronomia di itinerari sicuramente meno conosciuti ma di grandissima suggestione paesaggistica. Un turismo responsabile capace di svolgere un viaggio nell’anima di un popolo, rispettando ciò che si incontra lungo il cammino.
È stata già manifestata la volontà da parte delle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania e Basilicata, nonché di altre regioni europee, di avviare un innovativo ed originale modello di sviluppo in ambito rurale per dare alla Civiltà della Transumanza e ai Tratturi l'importanza che meritano. L’ambizioso progetto, portato avanti dal partenariato è finalizzato al riconoscimento dei Tratturi e della Civiltà della Transumanza come Patrimonio dell'Umanità da parte dell’UNESCO.
Il progetto prevede la istituzionalizzazione della transumanza, la creazione della rete specifica, il coinvolgimento del territorio e l’avvio delle fasi operative che si terranno a partire dal prossimo mese di giugno.
Pertanto, nel riproporre l’evento della Transumanza d’Italia per l’anno 2012, si vuole continuare quella azione di promozione e diffusione della cultura della Transumanza e dei Tratturi, iniziato anni fa che ha richiamato l’attenzione anche dei media europei, nazionali e locali.
Il lavoro svolto finora ha coinvolto e destato l’interesse e la partecipazione di persone di tutte le fasce di età, anche al di fuori dei confini delle regioni interessate. In particolare tante sono le scolaresche che inseriscono nei loro programmi studi e ricerche sui Tratturi e sulla Civiltà della Transumanza.
Questa manifestazione sarà significativa per le nostre genti e per il nostro territorio perché darà un segno tangibile della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre antiche tradizioni.
Con il mese di maggio siamo in pieno periodo della Transumanza, pratica che ha animato economicamente e culturalmente la nostra regione per millenni. Il ciclico spostamento delle greggi e delle mandrie dai pascoli di montagna ai pascoli di pianura e viceversa ha caratterizzato la cultura pugliese e molisana-abruzzese. Come un tempo, solcando gli antichi Tratturi, anche quest’anno la mandria di circa 300 capi bovini della famiglia Colantuono di Frosolone risalirà dai pascoli pugliesi verso la montagna molisana. L’Evento si terrà nei giorni 23/26 maggio 2012.
Con il valido e fattivo contributo dell’Azienda Colantuono si cerca, faticosamente, di riproporla ogni anno per mantenere viva la tradizione e la memoria dell’unico esempio di transumanza bovina di tipo orizzontale ancora attiva in Italia. Essa è ancora oggi, come nel passato, espressione diretta di quella civiltà agro-pastorale che per secoli è stata la fonte del sapere e dell'economia dei territori rurali dell’Italia meridionale. La transumanza ha interessato sia culturalmente che economicamente tutta la regione centro-meridionale facendo vivere questo territorio come una sorta di ‘condominio’ che ha avuto in comune usi e tradizioni. Questo evento vuole richiamare l’attenzione sull’esistenza di un patrimonio storico, archeologico, antropologico e naturalistico di valore inestimabile: i Tratturi. Questi rappresentano un segno tangibile della nostra storia.
È doveroso da parte delle Istituzioni e dei privati, valorizzarli e proteggerli per trasformarli, non in un semplice museo, ma in una risorsa primaria che possa dare impulso allo sviluppo economico, agricolo, ambientale e turistico delle nostre Terre.
L’idea è di promuovere lo sviluppo di un turismo slow, che ruoti attorno alla natura, alla biodiversità, al paesaggio e attento alle tradizioni, alla cultura, alla spiritualità, all’enogastronomia di itinerari sicuramente meno conosciuti ma di grandissima suggestione paesaggistica. Un turismo responsabile capace di svolgere un viaggio nell’anima di un popolo, rispettando ciò che si incontra lungo il cammino.
È stata già manifestata la volontà da parte delle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania e Basilicata, nonché di altre regioni europee, di avviare un innovativo ed originale modello di sviluppo in ambito rurale per dare alla Civiltà della Transumanza e ai Tratturi l'importanza che meritano. L’ambizioso progetto, portato avanti dal partenariato è finalizzato al riconoscimento dei Tratturi e della Civiltà della Transumanza come Patrimonio dell'Umanità da parte dell’UNESCO.
Il progetto prevede la istituzionalizzazione della transumanza, la creazione della rete specifica, il coinvolgimento del territorio e l’avvio delle fasi operative che si terranno a partire dal prossimo mese di giugno.
Pertanto, nel riproporre l’evento della Transumanza d’Italia per l’anno 2012, si vuole continuare quella azione di promozione e diffusione della cultura della Transumanza e dei Tratturi, iniziato anni fa che ha richiamato l’attenzione anche dei media europei, nazionali e locali.
Il lavoro svolto finora ha coinvolto e destato l’interesse e la partecipazione di persone di tutte le fasce di età, anche al di fuori dei confini delle regioni interessate. In particolare tante sono le scolaresche che inseriscono nei loro programmi studi e ricerche sui Tratturi e sulla Civiltà della Transumanza.
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