“È del tutto fuori luogo da parte del presidente della Giunta pro tempore continuare ad additare come nemico del Molise chiunque parli apertamente delle carenze e delle problematiche di questa regione, nel tentativo di confondere le acque e di far passare per paladino della sua terra chi per anni l’ha governata operando con azioni scellerate e dagli effetti devastanti”.
Così intervengono il segretario IdV Molise Pierpaolo Nagni e il consigliere Cristiano Di Pietro in merito alle dichiarazioni di Michele Iorio nei confronti di Paolo Frattura, reo di aver sottolineato l’assenza, nell’ambito del governo regionale, di una gestione virtuosa della sanità.
A scatenare la polemica, l’esclusione del Molise, causa deficit, dai decreti del governo centrale finalizzati ad aiutare le imprese aventi crediti con le pubbliche amministrazioni.
Uno scotto che gli imprenditori molisani pagano insieme a quelli di altre regioni con situazioni deficitarie non risolte.
“Se non ci fosse da piangere – dichiara Nagni - ci sarebbe da sorridere di fronte ad un centrodestra che annuncia di voler fare la voce grossa con il governo Monti chiamando in causa la conferenza Stato – Regioni e dichiarando che il provvedimento è ingiusto perché “se confermato, lascerebbe metà dell’Italia, che peraltro corrisponde alle aree più svantaggiate del paese, fuori dalla possibilità di utilizzare risorse necessarie per consentire agli imprenditori di riavere i fondi cui hanno diritto e aiutarli nell’affrontare l’attuale momento di crisi”.
Ma chi ci ha messo- si chiede Nagni - in questa situazione? Michele Iorio invece di lamentarsi del fatto che il Molise faccia parte di quella porzione di regioni escluse dai benefici, ci spieghi piuttosto perché non siamo riusciti a rientrare tra le regioni “virtuose” aventi diritto.
Ad affrontare poi sotto l’aspetto più tecnico la questione, il consigliere Cristiano Di Pietro, che riporta l’attenzione sulla proposta di legge recentemente presentata dall’Italia dei Valori insieme a Paolo Frattura con l’intenzione di fornire uno strumento di aiuto alle imprese che, lavorando con le amministrazioni pubbliche, attendono anche diversi mesi prima di ricevere dagli enti i pagamenti dovuti.
“La nostra pdl prevedeva che su istanza dell’impresa creditrice di somme dovute dalle pubbliche amministrazioni che fanno riferimento al territorio della regione Molise per somministrazioni, forniture e appalti, scaduto il termine per il pagamento di quanto previsto dal contratto, dette amministrazioni certifichino il relativo credito come certo, liquido ed esigibile. Una dichiarazione che darebbe diritto al creditore di cedere lo stesso credito a favore di istituti bancari e intermediari finanziari riconosciuti dalla legislazione vigente , nella forma del pro – soluto. In un momento di grave crisi economica - spiega Di Pietro - abbiamo cercato di dare una risposta concreta al sistema produttivo mettendo in campo una proposta seria e assolutamente percorribile.”
“Il governatore- concludono Nagni e Di Pietro - è forse confuso dagli eventi che si stanno susseguendo che lo vedono in grande difficoltà e reagisce come un leone ferito: accusa Frattura di remare contro il Molise e di tramare, non si sa poi con chi, per denigrare il suo operato su scala nazionale. Non tiene conto però che, al punto in cui siamo, non c’è bisogno di alcun sotterfugio per mettere in cattiva luce il suo fallimentare governo regionale che già da solo - affondano - sta andando ormai ad accartocciarsi su se stesso”.
A scatenare la polemica, l’esclusione del Molise, causa deficit, dai decreti del governo centrale finalizzati ad aiutare le imprese aventi crediti con le pubbliche amministrazioni.
Uno scotto che gli imprenditori molisani pagano insieme a quelli di altre regioni con situazioni deficitarie non risolte.
“Se non ci fosse da piangere – dichiara Nagni - ci sarebbe da sorridere di fronte ad un centrodestra che annuncia di voler fare la voce grossa con il governo Monti chiamando in causa la conferenza Stato – Regioni e dichiarando che il provvedimento è ingiusto perché “se confermato, lascerebbe metà dell’Italia, che peraltro corrisponde alle aree più svantaggiate del paese, fuori dalla possibilità di utilizzare risorse necessarie per consentire agli imprenditori di riavere i fondi cui hanno diritto e aiutarli nell’affrontare l’attuale momento di crisi”.
Ma chi ci ha messo- si chiede Nagni - in questa situazione? Michele Iorio invece di lamentarsi del fatto che il Molise faccia parte di quella porzione di regioni escluse dai benefici, ci spieghi piuttosto perché non siamo riusciti a rientrare tra le regioni “virtuose” aventi diritto.
Ad affrontare poi sotto l’aspetto più tecnico la questione, il consigliere Cristiano Di Pietro, che riporta l’attenzione sulla proposta di legge recentemente presentata dall’Italia dei Valori insieme a Paolo Frattura con l’intenzione di fornire uno strumento di aiuto alle imprese che, lavorando con le amministrazioni pubbliche, attendono anche diversi mesi prima di ricevere dagli enti i pagamenti dovuti.
“La nostra pdl prevedeva che su istanza dell’impresa creditrice di somme dovute dalle pubbliche amministrazioni che fanno riferimento al territorio della regione Molise per somministrazioni, forniture e appalti, scaduto il termine per il pagamento di quanto previsto dal contratto, dette amministrazioni certifichino il relativo credito come certo, liquido ed esigibile. Una dichiarazione che darebbe diritto al creditore di cedere lo stesso credito a favore di istituti bancari e intermediari finanziari riconosciuti dalla legislazione vigente , nella forma del pro – soluto. In un momento di grave crisi economica - spiega Di Pietro - abbiamo cercato di dare una risposta concreta al sistema produttivo mettendo in campo una proposta seria e assolutamente percorribile.”
“Il governatore- concludono Nagni e Di Pietro - è forse confuso dagli eventi che si stanno susseguendo che lo vedono in grande difficoltà e reagisce come un leone ferito: accusa Frattura di remare contro il Molise e di tramare, non si sa poi con chi, per denigrare il suo operato su scala nazionale. Non tiene conto però che, al punto in cui siamo, non c’è bisogno di alcun sotterfugio per mettere in cattiva luce il suo fallimentare governo regionale che già da solo - affondano - sta andando ormai ad accartocciarsi su se stesso”.
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