venerdì 25 maggio 2012

Ciocca presenta interrogazione su apparecchio Tac in uso al Cardarelli

Sarà protocollata nelle prossime ore l’interrogazione presentata dal consigliere regionale della Federazione della Sinistra Salvatore Ciocca e indirizzata al manager dell’Asrem, dottor Angelo Percopo,  e per conoscenza al governatore Michele Iorio e all’assessore alla Salute Filoteo Di Sandro.








“Nonostante l’attività politica della maggioranza e dell’Esecutivo regionale sia ormai paralizzata a causa degli esiti della sentenza di annullamento delle elezioni e della batosta rimediata nella roccaforte del Pdl, ho inteso interrogare il manager Asrem, il governatore e l’assessore alla Sanità relativamente all’ennesimo strano caso nel quale mi sono imbattuto.

Da informazioni assunte, e sulle quali chiedo attraverso l’interrogazione di avere maggiori delucidazioni, all’ospedale Cardarelli di Campobasso è in uso – ma non per tutti - un apparecchio Tac di ultima generazione. L’utilizzo di questo macchinario, la cui rilevanza è facilmente comprensibile, sarebbe stato autorizzato solo per i pazienti esterni che afferiscono al Reparto di Radiologia e per quelli della Chirurgia Vascolare,

Quindi questa strumentazione non sarebbe utilizzata, laddove necessario, per i pazienti che si recano al Pronto Soccorso del Cardarelli, persino quelli con il codice rosso e quindi in gravi condizioni per i quali, invece, sarebbe disponibile la vecchia Tac situata nei seminterrati del nosocomio e raggiungibile dopo un bel percorso che supera il chilometro, da effettuare magari in barella…

Nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Cardarelli svolge la sua opera professionale il dottore Luca Iorio, uno dei figli del governatore anche se lo stesso presidente ha tralasciato di parlarne nel corso dell’appassionata difesa della sua famiglia, arringa svolta in aula nel corso della discussione sulla mozione di sfiducia. Come è noto, il dottore Luca Iorio viene affiancato, quattro volte al mese con un costo singolo di 1000 euro a seduta, da un tutor che arriva da Roma.

Di fatto, alla luce dei tagli imposti dal Piano di Rientro e viste le lunghissime liste d’attesa che contraddistinguono la sanità regionale alle prese con il dissesto e con i conseguenti tagli ai servizi da erogare ai cittadini, l’utilizzo della strumentazione di ultima generazione dovrebbe essere esteso a tutti i pazienti che necessitano delle tipologie di esami che ne richiedono l’uso e non solo ai pazienti esterni che si riferiscono al reparto di Radiologia e a quelli che invece sono ricoverati in quello di Chirurgia Vascolare.

Per chiarire definitivamente se queste notizie corrispondano al vero, ho inteso interrogare il manager Percopo, il presidente della Regione e l’assessore Di Sandro (sempre se resterà tale vista l’aria di repulisti che tira nel centrodestra) ai quali ho chiesto lumi sul costo dell’apparecchiatura, sul suo reale utilizzo e sulle professionalità che ne dispongono, ricavabili dagli atti interni della struttura sanitaria del capoluogo regionale.

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