"La decisione del Governo di prorogare soltanto fino al 30 aprile lo stato di criticità è sbagliata e inopportuna,
ma non può essere questo il pretesto per cancellare gli errori e le responsabilità di dieci anni di gestione commissariale monocratica da parte del Presidente Michele Iorio che ha utilizzato poteri speciali e derogatori sia per la ricostruzione che per gli interventi produttivi esautorando costantemente il Consiglio regionale” – affermano i consiglieri regionali Felice Di Donato, Filippo Monaco e Massimo Romano.
"Siamo convinti che occorra una legge regionale come cornice normativa per la gestione della ricostruzione quando terminerà lo stato di criticità, e ci sembra un fatto talmente ordinario da non richiedere l’approvazione addirittura di ordini del giorno bypartisan" – spiegano i consiglieri motivando la scelta di astensione sul documento.
"In questo momento occorre concretezza: per formulare la proposta di legge bisogna preventivamente sciogliere il nodo dei profili contabili legati all’esclusione dei finanziamenti dai vincoli del patto di stabilità. Altrimenti, se così non fosse, la ricostruzione sarebbe materialmente impossibile. Ed è onere del Presidente della Regione, anche in qualità di vicepresidente della conferenza dei presidenti, pretendere dal Governo tale specificazione che avremmo auspicato ci arrivasse già questa mattina in sede di dibattito".
"Siamo convinti che occorra una legge regionale come cornice normativa per la gestione della ricostruzione quando terminerà lo stato di criticità, e ci sembra un fatto talmente ordinario da non richiedere l’approvazione addirittura di ordini del giorno bypartisan" – spiegano i consiglieri motivando la scelta di astensione sul documento.
"In questo momento occorre concretezza: per formulare la proposta di legge bisogna preventivamente sciogliere il nodo dei profili contabili legati all’esclusione dei finanziamenti dai vincoli del patto di stabilità. Altrimenti, se così non fosse, la ricostruzione sarebbe materialmente impossibile. Ed è onere del Presidente della Regione, anche in qualità di vicepresidente della conferenza dei presidenti, pretendere dal Governo tale specificazione che avremmo auspicato ci arrivasse già questa mattina in sede di dibattito".
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