sabato 10 marzo 2012

Fisco. Befera, bollino blu per commercianti onesti

Potrebbe arrivare una sorta di bollino blu che attesti la correttezza fiscale dei commercianti onesti. Un marchio a garanzia del corretto operare da parte dei commercianti, come accade per certe produzioni rispettose dell'ambiente. E' la proposta avanzata dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Befera, intervento al seminario 'L'equita' fiscale'.




Befera parla di bollino blu, che i negozianti potrebbero affiggere "all'ingresso degli esercizi" perché, ha sottolineato Befera a un convegno sull'equità fiscale presso l'Università Pontificia Lateranense, "le persone per bene meritano la reputazione delle persone per bene. E se ne traggono anche convenienza, ebbene in questo caso è giusto che sia così". "Contrastare l'evasione - argomenta ulteriormente Befera - significa anche tutelare le imprese sane e contribuire in questo modo al superamento della crisi economica. Nel nostro Paese l'evasione fiscale costituisce sicuramente uno tra i principali fattori di ostacolo a una concorrenza leale. Specie dunque in una congiuntura economica così difficile".

Più in generale, i proventi della lotta all'evasione dovrebbero essere destinati a ridurre le tasse ai contribuenti onesti, sottolinea il direttore dell'Agenzia delle entrate. "Il giusto incentivo all'onesta fiscale - ha spiegato - dovrebbe essere un altro: l'introduzione del principio secondo cui tutto quello, o almeno una parte significativa di quanto proviene dalla lotta all'evasione fiscale, deve essere destinato a ridurre il carico fiscale dei contribuenti onesti, di coloro cioè che adesso pagano le imposte anche per coloro che non le pagano". Il direttore dell'Agenzia ha ricordato come "il governo attuale abbia dichiarato di volersi muovere in questa direzione, seppure, come è inevitabile, nel rispetto dei tempi e delle condizioni derivanti dai vincoli stretti di finanza pubblica".

Befera ha colto l'occasione per annunciare il prossimo arrivo del  nuovo redditometro. "Lo vedrò la prossima settimana - spiega Befera ancora a margine del convegno e lo metteremo online prima delle dichiarazioni dei redditi" così i contribuenti potranno controllare per tempo se il loro reddito è in linea con i parametri del nuovo strumento fiscale che misura la capacità di spesa.

Per il direttore delle Entrate è da chiedersi "se in larghi strati della popolazione, in particolare nelle generazioni più giovani, non stia sempre più maturando una sensibilità rispetto al tema dell'equità fiscale". L'evasione fiscale "è una sorta di deficit, di intelligenza sociale che ha origini lontane che fatichiamo molto a colmare - ha sottolineato Befera -. Mi è capitato di dire in diverse occasioni, e ne sono sempre più convinto, che la principale difficoltà cui va incontro nel nostro Paese una seria azione di recupero dell'evasione è appunto di natura culturale. La difficoltà di comprendere che la cura del proprio interesse non esclude affatto, ma anzi esige, la cura dell'interesse collettivo. Che ha appunto, come suo momento cruciale, l'adempimento degli obblighi fiscali, rappresenta la distanza culturale che ci separa dai grandi Paesi a noi vicini".

Befera ha ricordato che "qualche concreto passo significativo nella direzione premiale" è già contenuto nelle norme che prevedono una serie di semplificazioni e "una speciale assistenza a favore dei contribuenti che rendono trasparente al fisco la contabilità relativa all'attività svolta". Sicuramente positivo, per Befera, è il dato secondo cui "le azioni anti-evasione che stiamo portando avanti riscuotono il consenso dell'80% degli italiani. Secondo i sondaggi molti italiani ora non vorrebbero una riduzione delle tasse perché hanno paura che possa corrispondere a una riduzione dei servizi".




                                                                                         Fonte: Agenzia delle Entrate


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