Contro la
possibilità che il Ministero autorizzi definitivamente la
realizzazione di una centrale a turbogas nella Piana di Venafro,
associazioni e società civile hanno promesso battaglia.
Alle
iniziative atte a scongiurare questo scempio ambientale, parteciperà
anche il Circolo Venafrum "i problemi ambientali che la
costruzione di una centrale a turbogas creerebbero al nostro
territorio" - afferma il sodalizio che sostiene l'azione politica
di Massimiliano Scarabeo - "devono essere affrontati con maggiore
determinazione, tanto da fa capire, a chi fa finta di essere sordo da
quell'orecchio, che siamo stufi di essere presi in giro e che non si
scherza sulla nostra salute".
Le notizie
sull'inquinamento di tutta l'area della Piana di Venafro, con
depuratori non a norma, scarichi incontrollati nei torrenti, falde
acquifere contaminate, non lasciano tranquilla la nostra comunità
che, giustamente, reclama controlli più precisi e soprattutto
prevenzione ambientale, anche se, in maniera ingiustificata, qualcuno
ha cercato di strumentalizzare l'operato di Associazioni dell'area
venafrana che si sono impegnate a porre all'attenzione della pubblica
opinione, il pericolo derivante dalla presenza di valori fuori norma
di diossina nell'aria e negli alimenti. Il Circolo Venafrum, oggi
più che per il passato, ritiene importante continuare a sostenere
ogni azione preventiva da parte dei cittadini verso gli organi
preposti al controllo, proprio perchè, episodi incresciosi di
inquinamento ambientale sono sempre più in aumento. Inoltre, la
questione che riporta in prima pagina la possibilità di costruire
una centrale a turbogas sul nostro territorio, questa volta deve
essere affrontata con maggiore determinazione, tanto da fa capire, a
chi fa finta di essere sordo da quell'orecchio, che stavolta Venafro
è davvero stufa di essere presa in giro. Anche oggi, dunque, come lo
è stato qualche anno fa, la battaglia per la nostra salute di fronte
alle emergenze ambientali che molti danni hanno già procurato, deve
essere, se possibile, ancora più forte. Per questo, anche il Circolo
Venafrum continuerà ad essere al fianco di chi sarà impegnato ad
arginare l'ennesimo scempio che si sta tentando di perpetrare ai
danni di questo territorio. Il coro di no, levatosi da più parti e
la sentenza del Tar Lazio sembravano aver sopito le mire affaristiche
a scapito del nostro ambiente e della nostra salute, ma di fronte a
questa ulteriore forzatura e al difficile momento che il nostro
territorio sta attraversando, Venafro non deve abbassare la guardia,
per questo, anche il Circolo Venafrum, chiede alle istituzioni
locali e quelle provinciali e regionali di insistere con ogni
iniziativa di prevenzione e salvaguardia di questo importante lembo
di terra".
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