mercoledì 27 agosto 2014

Provinciali.La riorganizzazione del centro destra, il declino e il popolo molisano.



La macchina politica del centro destra si riunisce, per tentare di ricostruire quel consenso elettorale oramai sgretolato che con Michele Iorio al vertice della regione Molise per oltre un ventennio, era garanzia di continuità amministrativa e di potere. Quali percezioni i cittadini hanno di questo rincollare i cocci di un centro destra, caduto come un vaso dal quarto piano di un appartamento e impossibile da ritrovare, tra la moltitudine di frammenti, alcuni polverizzati nello schianto?


Vediamo cosa accade nel rimescolamento di carte per la prossima partita a briscola delle provinciali. Filoteo Di Sandro, portavoce della novità nel centro destra, richiama alla coesione i vecchi leader e i sindaci dei comuni vicini alla linea del c.d. , manca volutamente non invitato, uno dei più grandi portatori di voti della regione: l’On. Aldo Patriciello. Come poteva invitarlo, il Di Sandro, se nel Molise ha appoggiato incondizionatamente il centro sinistra per la vittoria di Paolo Frattura alle scorse elezioni regionali, mentre è stato eletto a furor di popolo per Forza Italia alle scorse elezioni europee?

Come dargli torto di primo acchito, per questa palese incongruenza politica, ma forse manca di lungimiranza, questa posizione drastica di estrema distanza e considerazione. In primis, le cose in politica possono cambiare repentinamente, salti di fossati, cambi di casacca dei più quotati politici degli ultimi 30 anni, ci hanno insegnato che in amore e in politica tutto è concesso.

Di Sandro dovrebbe considerarlo e in questo il Molise: “docet”. In secundis, quello che è stato un appoggio incondizionato all’attuale governatore da parte dell’organizzazione elettorale di Patriciello, non è detto che per motivi prettamente politici e non di convenienza, l’eurodeputato, non possa dare, invertendo la rotta e offrendo manforte al redivivo c.d. per ricollocarsi, dopo la sbandata delle regionali, al loro fianco.

Ed ecco che questo ragionamento prende forma e il riavvicinamento c’è ed è chiaro. Ivan Forte il braccio destro dell’On. Patriciello viene eletto da Rotondi segretario provinciale di F.I. e l’annuncio arriva direttamente nella sede della riunione del c.d. voluto da Di Sandro. Fermiamoci qui, torniamo ai cittadini, a cui queste riflessioni e questi giochi, crediamo, senza tema di smentita: non interessano un fico secco. I colori e le appartenenze per il popolo molisano sono confluite in un unico calderone putrido ed informe, la cui cottura ha annullato ogni parvenza di identificazione, assimilati in toni indefinibili.

Ai molisani senza casa, senza lavoro, senza futuro. Ai molisani della partita Iva vessati e frustrati da continui controlli, da pressanti gabelle, dai costi sempre più insostenibili e da debiti impossibili da pareggiare: non interessano più le beghe della politica. Forse non interessa più programmare il futuro dei loro figli in questa regione, pronti a fuggire da cinquantenni in cerca di fortuna in altri lidi, come sta avvenendo di giorno in giorno.

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