La strada del Macerone interrotta dalla frana, sta
scatenando aspre contestazioni e critiche dei residenti di Vandra e di Macchia
di Forli del Sannio, oltre ai residenti delle case sparse che insistono lungo
il tragitto tra Forli e la discarica di “Tufo Colonoco”.
Non è la strada chiusa al traffico sul valico del Macerone
questa volta a far insorgere la popolazione, ma il passaggio continuo dei
camion carichi di immondizia e liquami di ogni sorta che si recano in località Tufo
Colonoco per scaricare il loro contenuto.
Pasquale, uno dei residenti di Vandra, non ne può più e
sfoga la sua rabbia:
<<è un continuo passaggio di mezzi pesanti carichi di
immondizia, il fetore è insopportabile>>.
Ci indica una curva, dove spesso i mezzi perdono liquami
(forse percolato).
<<Vedete, questi liquami restano qui, sentite che
olezzo nauseabondo, oramai questa strada è divenuta una discarica a cielo
aperto.
Sembra un’estensione della stessa discarica dei Valerio. Di giorno e
anche di notte a tutte le ore transitano mezzi pieni e puzzolenti, ma di notte
non dovrebbero passare!
Noi cittadini di questa frazione ci siamo rivolti anche alle
istituzioni: nessuno ci ha dato retta.
Intanto i controlli nessuno li effettua qui, siamo nel
declino totale. Questi liquami che si riversano nelle curve su strada, si diluiscono
con le piogge e vanno a finire nel fiume Vandra.
Questa frazione è proprio a valle della discarica.
Noi contadini, ci avveleniamo costantemente con l’acqua che
preleviamo per annaffiare gli ortaggi.
Vedete questa frazione ha un tasso di mortalità per tumori
incredibile.
In ogni famiglia si sono registrati, da circa 20 anni, morti
per patologie tumorali, strana concentrazione in questa piccola area, che fino
a qualche decennio fa era assolutamente incontaminata.
Siamo abbandonati a noi stessi. Oltre alla strada chiusa sul
Macerone per la frana, che già ha svalutato notevolmente le nostre proprietà e
ci ha isolati; questa via diventata della “monnezza” ha ulteriormente aggravato
la situazione e ci ha relegato in uno stato di degrado inaudito e impensabile.
Possibile che nessuno si degna di intervenire e far valere
il nostro diritto alla tranquillità e alla salubrità?>>
Questa è solo una delle tante testimonianze della grave e
non più procrastinabile realtà che investe la storica S.S.17 resa famosa dal
giro d’Italia ai tempi di Bartali e Coppi. Oggi è qui che si consuma,
sotto gli occhi indifferenti delle istituzioni, il maggior degrado della
provincia di Isernia.
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