"Fra poco più' di un mese, dopo aver atteso oltre due anni, il personale della scuola, bloccato nell'anno scolastico 2011/2012 dalla riforma Fornero, potrà finalmente andare in pensione". Lo ha dichiarato la deputata del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, annunciando l'accoglimento in Commissione, venerdì, di un emendamento al dl Pubblica amministrazione, di cui è prima firmataria.
"Il provvedimento - ha spiegato- riguarda tutti coloro che avevano acquisito questo diritto secondo le vecchie norme pre-Fornero: in Italia 4 mila persone, oltre un centinaio nella sola Modena. Siamo molto soddisfatti del traguardo raggiunto. La riforma Fornero era la sola riforma pensionistica che non aveva tenuto conto della peculiarità' di chi lavora nel mondo della scuola, personale che, per tutelare la didattica, puo' andare in pensione, pur avendo maturato i requisiti richiesti dalla legge, in una sola finestra annuale, quella del 1 di settembre, all'avvio di ogni nuovo anno scolastico".
"Ora anche chi era rimasto bloccato a scuola - continua - pur avendo maturato i requisiti nel corso dell'anno scolastico 2011-2012, potrà' finalmente andare in pensione fra poco più' di un mese e lasciare il proprio posto a personale più' giovane e motivato, ora precario".
"Il provvedimento - conclude - dovrà ora passare il vaglio della Commissione Bilancio, ma in Parlamento gode di un solido sostegno trasversale tra tutte le forze politiche presenti. E' stato, inoltre, accolto un altro emendamento a mia prima firma, che riforma la procedura dell'abilitazione scientifica nazionale nell'Università italiana: non sara' più' a bando bensì a 'sportello', per evitare l'effetto concorso e quindi valutazioni comparative) e durerà 6 anni", conclude la parlamentare democratica".
"Ora anche chi era rimasto bloccato a scuola - continua - pur avendo maturato i requisiti nel corso dell'anno scolastico 2011-2012, potrà' finalmente andare in pensione fra poco più' di un mese e lasciare il proprio posto a personale più' giovane e motivato, ora precario".
"Il provvedimento - conclude - dovrà ora passare il vaglio della Commissione Bilancio, ma in Parlamento gode di un solido sostegno trasversale tra tutte le forze politiche presenti. E' stato, inoltre, accolto un altro emendamento a mia prima firma, che riforma la procedura dell'abilitazione scientifica nazionale nell'Università italiana: non sara' più' a bando bensì a 'sportello', per evitare l'effetto concorso e quindi valutazioni comparative) e durerà 6 anni", conclude la parlamentare democratica".
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