sabato 5 luglio 2014

Isernia, il Ciuccio e il Papa. Curiosi? Leggete l'articolo

Evviva il Papa , l’evento più importante del secolo per una regione come la nostra, dove stentano a decollare iniziative di sostenibilità turistica, dove la gente è apatica e depressa nell’idea di tirare a campare, giorno dopo giorno, sperando che non arrivi nulla a deturpare quel torpore insito in ogni molisano.






Oggi, invece è un giorno diverso, il Santo padre è arrivato, con la semplicità che lo contraddistingue, il tour è iniziato puntuale a Campobasso, dove migliaia di fedeli e non, lo hanno accolto all’ex Romagnoli.
La visita si protrarrà come da programma, con tappa intorno alle 15:00 a Castelpetroso presso il santuario dell’Addolorata e poi dalle 17:00 alle  19:30 chiuderà questa visita molisana ad Isernia.
Nonostante l’organizzazione, i blocchi stradali, le transenne di quel lucido argenteo, le strade asfaltate e le strisce pedonali riverniciate in bianco/azzurro, si avverte tra i commercianti quel torpore di cui parlavamo.
Qualcuno si è lamentato della grande massa di popolo che sta giungendo nella cittadina pentra già da ieri sera e ha invaso alberghi e appartamenti di amici e parenti.
I commercianti si lamentano?
Sembrerebbe di sì, in quanto l’amministrazione comunale avrebbe consigliato di non chiudere i battenti nei soliti orari, ma protrarre l’apertura fino all’una di questa notte.
Da un punto di vista strettamente legato all’economia e agli affari, tutto regolare, con circa 60.000 persone in città, se solo una percentuale infinitesimale di gente volesse acquistare qualcosina, si incasserebbe quello che normalmente si realizza in un mese.
Nemmeno questo evento  sta bene a una larga maggioranza di operatori, svegliati nel sonno in cui vive la nostra economia dall’arrivo di “Francesco”.
Qualcuno avrebbe affermato: ma che viene a fare qua il Papa, sta città non esiste!
Ammettiamo che questo sia vero, ma per una volta così rara, i riflettori di tutto il mondo sono puntati sulla nostra cittadina; per un evento così singolare, commercianti e artigiani possono incassare qualcosa in più e finalmente si possa parlare di noi in maniera positiva e non per scandali e scandaletti, terremoti e povertà: nemmeno va bene!
Certo che amministrare questa città è sodomizzante.
Anche se si propone qualcosa di eccezionale come la visita di un Papa c’è chi ha da contestare, Mutuando il De Curtis: ma mi faccia il piacere!
E poi ci lamentiamo che l’economia va a meretrici, la colpa è della mentalità del posto, poco propensa all’ospitalità, scocciata nel mettersi in discussione, piena di presunzione e di saccenza, con l’apertura mentale di un troglodita.
 Non parliamo quindi più di turismo, con questo “modus vivendi”, qualora qualche sciagurato visitatore per sbaglio arriva ad Isernia da solo, (non chiamato da quei pochi missionari operatori turistici, che troverebbero più soddisfazioni economiche a vendere frigoriferi agli eschimesi, che a fare incoming da noi, e si fanno in 4 per fare apparire Isernia come non è) viene trattato talmente con menefreghismo che certo non potrà consigliare ad altri di tornarci.
Veniamo ad oggi. In queste ore, mentre si sta scrivendo un capitolo di storia, importante per il Molise e per la cittadina pentra, gremita di gente; nessun amministratore ha pensato di far stampare un opuscolo informativo/turistico sulle valenze della nostra città e la nostra provincia (quelle le abbiamo,  sono notevoli, ma restano lì a morire).
 No, nessuno lo ha fatto, forse anche gli amministratori sanno che è inutile promuovere questa provincia, questa città, tanto, quando i turisti decidessero di venire troverebbero, musei e chiese chiuse, desolazione e scarsa attenzione alla loro presenza.
Un’altra occasione mancata’?
Crediamo di no.
 I molisani ricorderanno quel vecchio detto popolare calzante in questo caso?

A lavare la testa al ciuccio è tempo perso, oltre ad acqua e sapone sprecato!

P.T.

1 commento:

Unknown ha detto...

Volevo fare i complimenti all'autore dell'articolo. Sono le stesse cose che spesso ripeto quando, in qualche occasione, mi è capitato di affrontare l'argomento.
Un problema comune a molte regioni italiane (ma sembra che il Molise sia più "comune" delle altre)...