Il calo dell'inflazione registrato nel mese di maggio, oltre a riflettere fattori di natura stagionale, è l'ulteriore segnale di una fase di stallo dell'economia, che non riesce a trovare il sentiero della crescita.
La tendenza al contenimento dei prezzi - da settembre dello scorso anno sono sostanzialmente fermi e a maggio gli alimentari sono tornati a segnalare, per la prima volta da agosto del 2005, una variazione negativa su base annua – che ha contribuito a restituire fiducia alle famiglie, non ha ancora prodotto effetti sui consumi impedendo di trascurare i rischi di una possibile deflazione nei prossimi mesi. Questa situazione, che potrebbe essere attenuata solo in parte dagli effetti del bonus fiscale di 80 euro per parte delle famiglie, richiede la massima attenzione e l'attuazione di politiche più incisive per la riduzione del carico fiscale e per la crescita dell'occupazione. E' il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat.
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