Sua Santità Papa Francesco ha nominato Vescovo di Isernia-Venafro il Rev.mo Mons. Camillo Cibotti Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Rendiamo grazie al Signore per l'elezione del nuovo Pastore al quale auguriamo fecondo apostolato e abbondanza di favori celesti. Il Vescovo eletto sarà consacrato il giorno 11 giugno prossimo nel Santuario della Madonna dei Miracoli da S. E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto. Arcivescovi conconsacrandi: S. E. Mons. GianCarlo Bregantini e Salvatore Visco.
Farà il suo ingresso nella Diocesi di Isernia il 28 giugno in modo da poter accogliere il Santo Padre il prossimo 5 luglio. S. E. Mons. Camillo Cibotti è nato a Casalbordino(CH) il 28 ottobre 1954. Dopo aver compiuto gli studi gli studi filosofico-teologici nel Seminario Regionale di Chieti ha continuato la formazione a Roma presso la Pontificia Accademia Alfonsina, dove ha conseguito la licenza in Teologia morale. E' stato ordinato sacerdote il 1°luglio 1978 ed incardinato nell'Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Farà il suo ingresso nella Diocesi di Isernia il 28 giugno in modo da poter accogliere il Santo Padre il prossimo 5 luglio. S. E. Mons. Camillo Cibotti è nato a Casalbordino(CH) il 28 ottobre 1954. Dopo aver compiuto gli studi gli studi filosofico-teologici nel Seminario Regionale di Chieti ha continuato la formazione a Roma presso la Pontificia Accademia Alfonsina, dove ha conseguito la licenza in Teologia morale. E' stato ordinato sacerdote il 1°luglio 1978 ed incardinato nell'Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Lettera di Saluto del nuovo Vescovo
Con trepidazione e al tempo stesso completa fiducia nella Provvidenza di Dio Padre, affido la mia venuta in mezzo a Voi, quale Vescovo, a Cristo Gesù, Suo unico Figlio e Signore delle nostre vite, affinché, docili all’azione dello Spirito Santo come Maria, sappiamo accogliere ogni Suo dono. In questa particolare circostanza la gratitudine a Dio mi spinge ad esprimere il mio primo grazie a S.S. Papa Francesco, per avermi scelto come Vostro Vescovo.
Allo stesso modo desidero ringraziare la mia amata Arcidiocesi di Chieti - Vasto, dove è nata la mia fede e dove ho potuto camminare e crescere fino alla grazia del Sacerdozio. Ringrazio, in particolare,l’amatissimo padre Arcivescovo , S. E. Mons. Bruno Forte, per la stima e la fiducia e il sostegno che ha voluto manifestarmi in questi anni. Ringrazio, inoltre, il mio Predecessore, S.E. Mons. Salvatore Visco, per l’Amore dimostrato alla Chiesa in questi anni in cui è stato con Voi.
Non posso negare quanto oggi sia difficile il distacco dai luoghi e dalle persone che mi sono divenute care, in virtù di un legame che va oltre l’affetto, perché cementato da vincoli spirituali indelebili. Con gli stessi sentimenti vengo tra Voi e, quale Vostro pastore, imploro la Vostra incessante preghiera. Accettatemi, con i miei limiti. Ci conforti la certezza che il Signore Gesù colmerà le lacune, vincerà ogni debolezza, conferirà la forza necessaria per percorrere insieme la strada che Egli ci indicherà. Lasciamoci condurre dallo Spirito Santo: Egli ci insegnerà ogni cosa! (cfr. Gv 14, 26)
Alla Beata Vergine Maria affido il mio Ministero Episcopale, perché sia sorretto da quell’umiltà che ha generato in Lei ascolto, accoglienza e servizio: non stanchiamoci di invocarla come Madre Nostra! (“Non tibi sit grave dicere Mater Ave”). Alla fulgida figura di S. Pietro Celestino voglio ispirarmi, affinché non ricerchi privilegi ed onori, ma solo e sempre il bene della Chiesa.
Ai Santi Martiri, Nicandro e Marciano e Daria, e ai Santi Medici, Cosma e Damiano, chiedo la protezione, perché, seguendo il loro esempio, sappia testimoniare con la vita la bellezza di essere famiglia di Dio sulle strade del mondo, sempre pronto a spendermi per Voi che siete diventati la mia eredità e che appartenete già al mio cuore.LasciateVi amare e permettetemi di amarVi in Cristo, nostro unico Pastore.
Alla Beata Vergine Maria affido il mio Ministero Episcopale, perché sia sorretto da quell’umiltà che ha generato in Lei ascolto, accoglienza e servizio: non stanchiamoci di invocarla come Madre Nostra! (“Non tibi sit grave dicere Mater Ave”). Alla fulgida figura di S. Pietro Celestino voglio ispirarmi, affinché non ricerchi privilegi ed onori, ma solo e sempre il bene della Chiesa.
Ai Santi Martiri, Nicandro e Marciano e Daria, e ai Santi Medici, Cosma e Damiano, chiedo la protezione, perché, seguendo il loro esempio, sappia testimoniare con la vita la bellezza di essere famiglia di Dio sulle strade del mondo, sempre pronto a spendermi per Voi che siete diventati la mia eredità e che appartenete già al mio cuore.LasciateVi amare e permettetemi di amarVi in Cristo, nostro unico Pastore.
Camillo Cibotti
Vescovo eletto
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