"Expo 2015 rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio economico del nostro Paese e di visibilità internazionale per il sistema Italia e le sue eccellenze, in particolare del settore agroalimentare, e per gli effetti occupazionali diretti ed indiretti legati alla realizzazione dell’evento e alle ipotesi che successivamente interesseranno quell’area.
Tale evento vede direttamente impegnata la Cgil per garantire, attraverso la contrattazione, trasparenza sicurezza e legalità”. E' quanto si legge in una nota della Cgil Nazionale.
“I fatti di questi ultimi giorni - prosegue la nota - sono solo un'ulteriore conferma dell’allarme che più volte la Cgil ha lanciato in questi anni, giungendo anche alla sottoscrizione di importanti accordi orientati all'azione di contrasto del dumping sociale, all'illegalità degli appalti, alla infiltrazione delle mafie e di ogni forma di illegalità economica.
Gli ultimi episodi, che si aggiungono ad altre inchieste e ad una lunga serie di interdittive per aziende operanti nei cantieri Expo in odore di mafia, vedono riemergere vecchi protagonisti di tangentopoli accanto a manager di importanti aziende. Questo è il segnale che non siamo in presenza di un evento occasionale, ma di una vera e propria forma patologica del sistema economico”.
“A poco meno di un anno dall’inaugurazione dell’evento, ribadendo l’importanza che Expo rappresenta per il paese e quindi la necessità che le opere vengano completate nei tempi previsti, la Cgil ritiene prioritario che le opere vengano realizzate coniugando trasparenza e legalità, nel rispetto degli accordi pattizi tra organizzazioni sindacali ed Expo Spa, a partire da quello siglato in Prefettura a Milano alla presenza del Ministro degli Interni, nel rispetto dei contratti e delle norme sulla sicurezza del lavoro”, conclude la Cgil.
“I fatti di questi ultimi giorni - prosegue la nota - sono solo un'ulteriore conferma dell’allarme che più volte la Cgil ha lanciato in questi anni, giungendo anche alla sottoscrizione di importanti accordi orientati all'azione di contrasto del dumping sociale, all'illegalità degli appalti, alla infiltrazione delle mafie e di ogni forma di illegalità economica.
Gli ultimi episodi, che si aggiungono ad altre inchieste e ad una lunga serie di interdittive per aziende operanti nei cantieri Expo in odore di mafia, vedono riemergere vecchi protagonisti di tangentopoli accanto a manager di importanti aziende. Questo è il segnale che non siamo in presenza di un evento occasionale, ma di una vera e propria forma patologica del sistema economico”.
“A poco meno di un anno dall’inaugurazione dell’evento, ribadendo l’importanza che Expo rappresenta per il paese e quindi la necessità che le opere vengano completate nei tempi previsti, la Cgil ritiene prioritario che le opere vengano realizzate coniugando trasparenza e legalità, nel rispetto degli accordi pattizi tra organizzazioni sindacali ed Expo Spa, a partire da quello siglato in Prefettura a Milano alla presenza del Ministro degli Interni, nel rispetto dei contratti e delle norme sulla sicurezza del lavoro”, conclude la Cgil.
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