“Lavoro e occupazione: per superare l’emergenza, oltre alle tante parole, spesso ripetitive e magari prive di contenuto, ci vorrebbero degli atti concreti per ridare non solo speranza ma anche dignità a centinaia di famiglie molisane”.
A parlare sono i consiglieri regionali Michele Iorio, Angiolina Fusco Perrella, Nunzia Lattanzio, Nicola Cavaliere, Salvatore Micone e Giuseppe Sabusco. “Chiediamo – aggiungono i consiglieri in una nota - la convocazione urgente di un Consiglio Regionale monotematico per discutere in merito alla crisi occupazionale che sta colpendo duramente il territorio molisano, con attenzione alla problematica inerente la situazione della Gam.
L’ultimo rapporto Eurostat ha fotografato una situazione drammatica per la nostra regione, evidenziando in particolar modo come il numero dei disoccupati continui a crescere senza sosta. Nel 2013 il tasso di disoccupazione nel Molise è salito di quattro punti percentuali, passando dal 12% al 15,8%, in sostanza sono stati persi 7.700 posti di lavoro. La situazione è ancora più preoccupante per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, visto che il dato si attesta al 49% (quando la media italiana è del 40%), in pratica nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni uno su due non ha un lavoro.
Una crisi occupazionale resa ancora più allarmante dalle innumerevoli vertenze aperte nel sistema molisano, dalle perduranti criticità dello Zuccherificio del Molise, della Ittierre e della Gam fino alle problematiche delle piccole e medie imprese, mentre continua la fase di stallo per i lavoratori di Esattorie S.p.A., Pianeta Service s.r.l. e Korai s.r.l. e precari della Protezione Civile.
Tutti questi fattori contribuiscono ad accentuare le difficoltà del tessuto sociale, con la costante crescita numerica dei cosiddetti nuovi poveri e l’aumento continuo dell’emigrazione giovanile, altra piaga profonda per il Molise. La situazione al momento più angosciante è sicuramente quella della Gam di Bojano, il cui impianto produttivo è oramai chiuso dallo scorso ottobre.
Una condizione complessa che riguarda più di 700 lavoratori, dai 272 con contratto determinato posti in cassa integrazione in deroga fino ai 400 avventizi che si ritrovano a non avere nessun forma di sostegno al reddito, passando infine per i 30 lavoratori della ex Solagrital già posti in mobilità. Tutto questo senza dimenticare l’indotto determinato dagli allevatori e dai trasportatori, un insieme di fattori che determinano una situazione di tragedia sociale.
Lo scorso gennaio il Governo Regionale ha consegnato ai sindacati la proposta di piano industriale per il rilancio della Gam, ma a distanza di mesi la situazione sembra vivere ancora una fase di stallo, con l’effetto negativo di aver bloccato la produzione.
Alla luce di quanto finora esposto – terminano i consiglieri - chiediamo al Presidente della Giunta Regionale di presentare il piano industriale, così da evidenziare le modalità di intervento, i tempi di attuazione e i possibili esuberi, portando a conoscenza dell’aula anche le eventuali criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali”.
L’ultimo rapporto Eurostat ha fotografato una situazione drammatica per la nostra regione, evidenziando in particolar modo come il numero dei disoccupati continui a crescere senza sosta. Nel 2013 il tasso di disoccupazione nel Molise è salito di quattro punti percentuali, passando dal 12% al 15,8%, in sostanza sono stati persi 7.700 posti di lavoro. La situazione è ancora più preoccupante per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, visto che il dato si attesta al 49% (quando la media italiana è del 40%), in pratica nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni uno su due non ha un lavoro.
Una crisi occupazionale resa ancora più allarmante dalle innumerevoli vertenze aperte nel sistema molisano, dalle perduranti criticità dello Zuccherificio del Molise, della Ittierre e della Gam fino alle problematiche delle piccole e medie imprese, mentre continua la fase di stallo per i lavoratori di Esattorie S.p.A., Pianeta Service s.r.l. e Korai s.r.l. e precari della Protezione Civile.
Tutti questi fattori contribuiscono ad accentuare le difficoltà del tessuto sociale, con la costante crescita numerica dei cosiddetti nuovi poveri e l’aumento continuo dell’emigrazione giovanile, altra piaga profonda per il Molise. La situazione al momento più angosciante è sicuramente quella della Gam di Bojano, il cui impianto produttivo è oramai chiuso dallo scorso ottobre.
Una condizione complessa che riguarda più di 700 lavoratori, dai 272 con contratto determinato posti in cassa integrazione in deroga fino ai 400 avventizi che si ritrovano a non avere nessun forma di sostegno al reddito, passando infine per i 30 lavoratori della ex Solagrital già posti in mobilità. Tutto questo senza dimenticare l’indotto determinato dagli allevatori e dai trasportatori, un insieme di fattori che determinano una situazione di tragedia sociale.
Lo scorso gennaio il Governo Regionale ha consegnato ai sindacati la proposta di piano industriale per il rilancio della Gam, ma a distanza di mesi la situazione sembra vivere ancora una fase di stallo, con l’effetto negativo di aver bloccato la produzione.
Alla luce di quanto finora esposto – terminano i consiglieri - chiediamo al Presidente della Giunta Regionale di presentare il piano industriale, così da evidenziare le modalità di intervento, i tempi di attuazione e i possibili esuberi, portando a conoscenza dell’aula anche le eventuali criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali”.
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