mercoledì 25 settembre 2013

Bortolussi: "Evitare qualsiasi aumento della tassazione costituisce una priorità per il Paese"

"Con una pressione fiscale che quest’anno toccherà il suo record storico, evitare qualsiasi nuovo aumento della tassazione, tra cui quello dell’Iva, costituisce una assoluta priorità per il futuro del Paese.







 Chi ritiene che non sia così, probabilmente non ha compreso che se tra qualche giorno aumenterà l’aliquota ordinaria dell’Iva, i consumi delle famiglie saranno destinati a diminuire ulteriormente. Ricordo che il 98% delle imprese italiane ha meno di 20 addetti e la stragrande maggioranza di queste produce o vende i propri servizi per il mercato interno. Se l’aumento dell’Iva non sarà evitato, quest’ultime risentiranno pesantemente degli effetti negativi di tale scelta".

Non usa mezzi termini il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, nel giudicare sbagliata l’idea che evitare l’imminente aumento dell’Iva non costituisca una priorità per il Paese.

"Sia chiaro – prosegue Bortolussi – evitare l’incremento dell’Iva non risolverà tutti i problemi del Paese. Tuttavia, se l’aumento verrà confermato, questa decisione contribuirà a peggiorare il quadro economico, visto che l’attuale situazione di difficoltà è da ricondurre ad una crisi della domanda".

Infine, dalla CGIA ricordano che nei primi 7 mesi di quest’anno il gettito Iva è sceso, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di quasi 3 miliardi di euro. Se dal 1° ottobre l’aliquota ordinaria salirà al 22%, è molto probabile che aumenteranno gli effetti depressivi sui consumi e di conseguenza gli effetti sul gettito potrebbero non essere quelli attesi.

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