giovedì 27 dicembre 2012

Continuano a diminuire i prestiti erogati dalle banche alle imprese e alle famiglie molisane

Peggiora anche la qualità del credito: rispetto ad un anno l’ammontare totale delle sofferenze bancarie è aumentato del 7,2%.








Al 30 settembre 2012 l’attività di prestito delle Banche e Casse depositi e prestiti in Molise mostra purtroppo ancora segnali negativi. L’ammontare totale degli impieghi in regione è stato pari a 4 miliardi di euro circa, registrando una diminuzione rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 4,2%, percentuale più elevata sia rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno (escluse le Isole)  (-2,7%), sia rispetto al valore nazionale (-1,2%).

A livello provinciale al 30/09/2012 gli impieghi in provincia di Campobasso ammontano a circa 2,865 miliardi mentre nella provincia di Isernia l’importo totale supera il miliardo (per l’esattezza sono 1,141 miliardi di euro). Rispetto a settembre 2011 gli impieghi in provincia di Campobasso subiscono una variazione negativa del 4,3%, diminuiscono del 4% nella provincia di Isernia.

L’analisi degli impieghi vivi (cioè lo stock complessivo di finanziamenti che le banche concedono ai propri clienti, al netto delle sofferenze) fatta per settore di attività della clientela ha messo in evidenza la difficile situazione per l’accesso al credito in cui versano le imprese produttrici e le famiglie italiane, stessa situazione che si riflette e anzi si amplifica nella nostra regione, che sconta anche un costo del denaro mediamente più alto rispetto alle altre regioni d’Italia.

Per il Molise, da settembre 2011, la diminuzione del credito erogato alle attività industriali è stato del 18%, superiore a quella che si verifica a livello nazionale -8,1%, e quella che si verifica a livello ripartizionale -6,6%. Stessa situazione anche per il settore Servizi che vedono calare il valore dei crediti erogati del 6,6%; nel Mezzogiorno la diminuzione è stata del 4,5%, poco superiore quella dell’Italia pari a -4,8%. Il settore Costruzioni, al contrario, è l’unico che registra una situazione leggermente migliore di ciò che accade nel Mezzogiorno e in Italia. La diminuzione registrata, infatti, è stata pari al 6,2%, del 6,3% nelle Mezzogiorno e del 7,8% in Italia

A livello provinciale nel capoluogo di regione la diminuzione del credito erogato al settore Costruzioni ad un anno di distanza segna un -10,6% (in valore assoluto sono circa 33 milioni in meno), -5,4% per i Servizi equivalente anche qui a circa 33 milioni in meno e -18,4% per le Attività industriali: in questo caso il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente segna -54 milioni circa. In provincia  di Isernia si assiste ad una diminuzione del credito erogato sia alle Attività industriali che ai Servizi rispettivamente del 17,1% e del 9,3% (in valore assoluto -22 milioni e -24milioni circa). In controtendenza il dato sugli impieghi vivi erogati al settore Costruzioni: circa 2,5 milioni di euro in più significa un aumento percentuale pari a +1,5%.

Al 30 settembre 2012, l’ammontare dei depositi presso banche e casse depositi e prestiti in Molise è di oltre 5 miliardi di euro e subisce una variazione positiva del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Alla dinamica ha contribuito principalmente la variazione positiva della provincia di Campobasso (+5,9%), mentre nella provincia di Isernia l’aumento è stato del 4,4%.

L’analisi della qualità del credito attraverso lo studio delle sofferenze bancarie evidenzia, inoltre, una situazione particolarmente allarmante per il Molise. Il valore, infatti, al 30 giugno 2012, è di 521 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente del 7,2%. La nota positiva deriva dal fatto che l’aumento registrato è inferiore a ciò che succede a livello nazionale (+15,8%). Inoltre rispetto ad un anno fa la provincia pentra fa registrare una diminuzione dei crediti non riscuotibili (-3,5%). Aumentano, al contrario, le sofferenze nella provincia di Campobasso (+14,6%).

Resta, invece, ancora preoccupante l’incidenza delle sofferenze sul totale degli impieghi, a giugno 2012: in provincia di Campobasso il valore é il doppio rispetto al dato nazionale (11,4% contro il 5,7% nazionale); addirittura quasi il triplo per la provincia di Isernia con un valore pari al 16,8%.

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