Mi appello alle associazioni umanitarie e del volontariato, alle organizzazioni sindacali, ai movimenti pacifisti ed ai comitati di difesa dei migranti, per diffondere, far conoscere e far firmare la Petizione Popolare che mira a sensibilizzare i parlamentari italiani su tre misure di civiltà:
1 - Introduzione anche in Italia del reato di tortura;
2 - Abolizione della legge ex Cirielli che vieta ai recidivi le misure alternative alla detenzione;
3 - Abolizione del reato di immigrazione clandestina.
Invito i cittadini più sensibili sul tema dei diritti dei detenuti, più attenti alle garanzie per le persone fermate o arrestate, e più vicini ai migranti e ai loro problemi di ricongiungimento familiare, di lavoro e di studio, a mobilitarsi anche in Molise perché l’Italia faccia un passo avanti tra le democrazie occidentali.
Riempire gli Istituti Penitenziari di tossicodipendenti e di clandestini, colpevoli solo di essere poveri e non potersi permettere una difesa adeguata, è un atto di barbarie.
Occorrono misure alternative al carcere, la rieducazione del detenuto e azioni di inclusione sociale con un contrasto collettivo alla marginalità e all’esclusione.
E'disumano accanirsi contro gli immigrati solo perché non in regola coi permessi di soggiorno e rimanere inermi al cospetto di banchieri, ministri e alti dirigenti dello Stato condannati per gravi reati e che non scontano la pena in carcere perché c’è sempre un cavillo interpretativo in loro favore.
2 - Abolizione della legge ex Cirielli che vieta ai recidivi le misure alternative alla detenzione;
3 - Abolizione del reato di immigrazione clandestina.
Invito i cittadini più sensibili sul tema dei diritti dei detenuti, più attenti alle garanzie per le persone fermate o arrestate, e più vicini ai migranti e ai loro problemi di ricongiungimento familiare, di lavoro e di studio, a mobilitarsi anche in Molise perché l’Italia faccia un passo avanti tra le democrazie occidentali.
Riempire gli Istituti Penitenziari di tossicodipendenti e di clandestini, colpevoli solo di essere poveri e non potersi permettere una difesa adeguata, è un atto di barbarie.
Occorrono misure alternative al carcere, la rieducazione del detenuto e azioni di inclusione sociale con un contrasto collettivo alla marginalità e all’esclusione.
E'disumano accanirsi contro gli immigrati solo perché non in regola coi permessi di soggiorno e rimanere inermi al cospetto di banchieri, ministri e alti dirigenti dello Stato condannati per gravi reati e che non scontano la pena in carcere perché c’è sempre un cavillo interpretativo in loro favore.
Michele Petraroia
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