lunedì 24 settembre 2012

Infiltrazioni della criminalità organizzata lungo la fascia adriatica

La società civile e le istituzioni rispondano con una mobilitaziione unitaria.








Nella rigorosa trasmissione di Carlo Lucarelli andata in onda in rete nazionale il 23.09.2012 è stata ricostruita la triangolazione, i traffici, gli interessi e gli spostamenti della criminalità organizzata da Nord a Sud.

Con dovizia di particolare, Lucarelli ha disegnato gli assi di comunicazione che corrono lungo la dorsale tirrenica e sulla fascia adriatica con i suoi carichi di droga, armi, clandestini, rifiuti tossici e prostituzione. E nel rapporto Nord-Sud lungo il corridoio adriatico si individua nel tratto Vasto-Termoli un posizionamento strategico. Sullo stesso tema nell’edizione de L’Unità del 23.09.2012 si sofferma il giornalista, Gianluca Ursini, menzionando la recente inchiesta del Gip di Milano che ha tratto in arresto per traffico d’armi, Eugenio Ferrazzo, figlio di un ex-boss della 'Ndrangheta domiciliato per anni tra Campomarino e San Salvo. Il padre, collaboratore di giustizia, è stato arrestato per vari reati tra cui il rinvenimento di armi in un garage di Termoli.

L’insieme di questi episodi destano preoccupazioni tra i cittadini e ci inducono a chiedere un Consiglio Comunale aperto nella città di Termoli, coinvolgendo le associazioni, le altre istituzioni e la chiesa.

Spetta alla società civile tenere alta la guardia e affrontare anche in termini di coscienza, consapevolezza e di prevenzione, il rischio di infiltrazioni mafiose sul territorio.

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