Giovanni, Filomena ed i loro tre bimbi avranno presto un alloggio popolare.
L’Associazione di volontariato “Padre Giuseppe Tedeschi” Onlus, ringrazia gli amministratori pubblici, le istituzioni locali, le emittenti televisive, gli organi di stampa, i cittadini e tutti coloro, che hanno sostenuto le giuste ragioni della famiglia D’Aversa, e prende atto con gioia dell’allegata comunicazione della Prefettura di Campobasso con cui si indica una possibile e ravvicinata risoluzione positiva della vicenda.
Non aggiungiamo nulla alle tante parole di queste settimane sui problemi di lavoro, di malattie e di alloggio che assillano Giovanni, Filomena ed i loro tre bambini, e ci limitiamo solo a dire grazie a chi non li ha lasciati ne buio della solitudine in un momento così delicato.
L’impegno della Caritas diocesana e la quotidiana assistenza della Parrocchia di San Giovanni Battista, li ha sostenuti moralmente e materialmente negli ultimi due anni, consentendogli di reperire i generi di prima necessità o l’occorrente per la scuola e per i problemi di salute senza essere costretti a rubare o a compiere gesti estremi. Ma ciò che colpisce è la mancanza di certezze per i cittadini che vivono in condizioni di disagio perché non esistono strumenti di tutela legislativa che ne permettano la sussistenza con dignità e decoro.
Per questo come Associazione lanciamo l’appello alla Regione Molise per far attivare il Reddito Minimo di Cittadinanza in modo tale che in situazioni estreme ci sia una possibilità per i comuni di assistere le famiglie in difficoltà senza che le stesse vengano abbandonate al proprio destino.
Non aggiungiamo nulla alle tante parole di queste settimane sui problemi di lavoro, di malattie e di alloggio che assillano Giovanni, Filomena ed i loro tre bambini, e ci limitiamo solo a dire grazie a chi non li ha lasciati ne buio della solitudine in un momento così delicato.
L’impegno della Caritas diocesana e la quotidiana assistenza della Parrocchia di San Giovanni Battista, li ha sostenuti moralmente e materialmente negli ultimi due anni, consentendogli di reperire i generi di prima necessità o l’occorrente per la scuola e per i problemi di salute senza essere costretti a rubare o a compiere gesti estremi. Ma ciò che colpisce è la mancanza di certezze per i cittadini che vivono in condizioni di disagio perché non esistono strumenti di tutela legislativa che ne permettano la sussistenza con dignità e decoro.
Per questo come Associazione lanciamo l’appello alla Regione Molise per far attivare il Reddito Minimo di Cittadinanza in modo tale che in situazioni estreme ci sia una possibilità per i comuni di assistere le famiglie in difficoltà senza che le stesse vengano abbandonate al proprio destino.
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