sabato 7 luglio 2012

Spending review è legge. Tagli per 2,1 mld a spese ministeri

Riduzione delle spese per l'acquisto beni e servizi per poco più di 2,1 miliardi per i ministeri a partire dal 2013. E' quanto si legge nelle le tabelle allegate al decreto sulla spending review.



 
Le tabelle prevedono i tagli di spesa gia' identificati (121,1 milioni nel 2012, 615 per il 2013 e gli anni seguenti) ma mostrano anche altri interventi per piu' di 1,5 miliardi ai fini del deficit da realizzare dal 2013 al 2015 per ogni anno. Questi ultimi interventi, si legge nella tabella, dovranno essere realizzati con la Legge di Stabilita'.

ECCO TUTTI I PROVVEDIMENTI DEL DECRETO

In particolare le riduzioni di spesa da realizzare con la Legge di Stabilità sono paria a 1.528,5 milioni nel 2013 (saldo netto da finanziare 1.777 mln), poi salgono a 1.574,5 milioni nel 2014 e nel 2015. In totale si tratta di oltre 4,6 miliardi. Dal 2013 più nel dettaglio si tratta di 615,3 milioni per il ministero dell'Economia, 203 milioni per il ministero della Difesa, 178 milioni per le Infrastrutture e Trasporti, 157 per l'Istruzione e a 128,2 per la Difesa. Più lievi i tagli agli altri ministeri: 55,3 mln per la Salute, 47,8 per i Beni Culturali, 45,4 milioni per il ministero dello Sviluppo Economico, 41,6 milioni per il ministero del Lavoro e le Politiche sociali, 23 milioni per gli Affari Esteri, 19,8 milioni per l'Ambiente, 13,6 per le Politiche Agricole. Nessun taglio per il ministero dell'Interno.

Balduzzi, nessun taglio a cure per pazienti

Patroni Griffi, recuperare produttività P.A.

COPERTURA DI 3,8 MLD PER 2012; 10,6 PER 2013

La copertura finanziaria prevista per le misure della spending review è "pari a 3.780,250 milioni di euro per l'anno 2012, a 10.544 milioni di euro per l'anno 2013, a 11.157,150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014, che aumentano a 10.558,328 milioni di euro per l'anno 2013, a 11.207,150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014 ai fini della compensazione degli effetti in termini di fabbisogno ed indebitamento netto, si provvede mediante utilizzo di parte delle maggiori entrate e delle minori spese recate dal presente provvedimento". E' quanto si legge all'articolo 24 del decreto che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.








da Agi.it

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