lunedì 9 luglio 2012

Nuovo sciopero alle Poste molisane

La Cisl Poste, unitamente alle sigle di settore Uil, Confsal e Ugl fanno sapere che dal 9 luglio al 8 agosto hanno indetto un nuovo periodo di sciopero quale forma di protesta nei confronti dell’azienda, il blocco delle prestazioni straordinarie per tutti gli operatori del comparto postale in tutti gli uffici della regione Molise. 




Con quest’ulteriore iniziativa, che segue quelle portate avanti da circa un anno, le compagini sindacali regionali intendono affermare con forza la loro opposizione intransigente nei confronti della linea di condotta aziendale, disagi per l’utenza, carichi di lavoro insopportabili per il personale e il rischio sottratto ai cittadini più anziani di poter usufruire dei servizi postali, inoltre con la delibera dell’Agcom, del 17 giugno scorso che approva, infatti, il Piano d’interventi per il 2012 delle Poste Spa e in tale piano si prevede di chiudere in via definitiva ben sette in Molise, e di razionalizzarne addirittura 37 nella nostra regione.

A questo punto - afferma il Sindacalista della Cisl Antonio D’Alessandro - è necessario aprire con somma urgenza un tavolo negoziale con le istituzioni per verificare se sussistono margini per salvare le aree interne svantaggiate del Molise. Inoltre il numero di addetti sia presso gli sportelli sia nel settore del recapito, gli operatori sono oberati di lavoro e i disagi sono notevoli: lunghissime file allo sportello, cittadini esasperati, tempi di consegna della corrispondenza mai così estesi, disservizi di tutti i tipi. Ormai le manchevolezze del servizio postale sono sotto gli occhi di tutti e, nonostante i nostri moniti e le iniziative di lotta intraprese, l’Azienda finora sembra non rendersi conto di nulla. Nel nostro Molise – afferma Antonio D’Alessandro, Segretario della Cisl Poste – la situazione è davvero drammatica.

 La nostra piccola regione non ha il peso di altre realtà regionali e, al giorno d’oggi, ci vogliono numeri importanti per farsi sentire con forza. Ora che non c’è più l’esigenza di garantire un servizio universale, i centri decisionali di Bari, Pescara e Roma che gestiscono da lontano il servizio postale in Molise non hanno alcuna intenzione di investire in Molise poiché non ci sarebbe un ritorno economico e, per questo motivo, i disagi per i clienti e per gli stessi operatori molisani sono particolarmente gravi. Il futuro non lascia presagire nulla di buono e, se non ci organizziamo e non facciamo qualcosa ora, i portalettere continueranno a diminuire di numero, il personale sarà sempre insufficiente, negli uffici ci sarà sempre mancanza di mezzi e risorse.

Da parte dei cittadini si dovrà affrontare, dunque, un periodo di disagi e di altre difficoltà nell’utilizzo dei servizi, sperando che i dirigenti aziendali si facciano carico delle proprie responsabilità e possano decidere di restituire la giusta importanza a un servizio postale non adeguato alle attese. Noi continueremo sulla nostra strada – finisce Antonio D’Alessandro -, visto anche le risposte sterili venute fuori al tavolo del conflitto regionale discusso il (4 luglio alle 11,00) presso la Filiale di Campobasso in Via Pietrunto.

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