I consumatori non possono essere chiamati solo a pagare i servizi, ma devono poter avere la possibilità di scegliere le aziende sulla base del trattamento loro riservato in caso di criticità. Serve Fondo a copertura dei disservizi.
Adiconsum ad Agcom: necessario un quadro regolatorio appropriato.che preveda adeguate soluzioni e indennizzi a tutela degli utenti. Si è riunito presso l’Autorità garante per le Comunicazioni il Tavolo di confronto sul disservizio subito dagli utenti della rete Wind, a causa di un guasto tecnico ad un apparato interno all’azienda.
Al Tavolo – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale Adiconsum - abbiamo proposto a Wind, insieme alle altre Associazioni Consumatori, le seguenti soluzioni per l’indennizzo:
· prevedere un accesso per reclami e conciliazioni, tramite le Associazioni dei consumatori, degli utenti Wind, al fine di ottenere un indennizzo forfettario
· risolvere eventuali ulteriori risarcimenti, tramite accesso alle conciliazioni paritetiche.
A queste proposte, condivise al Tavolo Agcom dalle Associazioni Consumatori, Wind ha detto “no”, riservandosi di presentare, tra alcuni giorni, una proposta.
Proponiamo, inoltre, – prosegue Giordano - la costituzione di un Fondo a copertura di tutti questi casi. I consumatori non possono essere chiamati solo a pagare i servizi, ma devono poter scegliere le aziende, anche in funzione dei trattamenti loro riservati nelle criticità. Casi simili non devono più ripetersi senza un quadro regolatorio appropriato che preveda adeguate soluzioni e indennizzi a tutela degli utenti.
Per info e assistenza, rivolgersi alle sedi Adiconsum oppure alla pagina facebook Blackout Wind 13 giugno o all’account twitter @adiconsum
Al Tavolo – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale Adiconsum - abbiamo proposto a Wind, insieme alle altre Associazioni Consumatori, le seguenti soluzioni per l’indennizzo:
· prevedere un accesso per reclami e conciliazioni, tramite le Associazioni dei consumatori, degli utenti Wind, al fine di ottenere un indennizzo forfettario
· risolvere eventuali ulteriori risarcimenti, tramite accesso alle conciliazioni paritetiche.
A queste proposte, condivise al Tavolo Agcom dalle Associazioni Consumatori, Wind ha detto “no”, riservandosi di presentare, tra alcuni giorni, una proposta.
Proponiamo, inoltre, – prosegue Giordano - la costituzione di un Fondo a copertura di tutti questi casi. I consumatori non possono essere chiamati solo a pagare i servizi, ma devono poter scegliere le aziende, anche in funzione dei trattamenti loro riservati nelle criticità. Casi simili non devono più ripetersi senza un quadro regolatorio appropriato che preveda adeguate soluzioni e indennizzi a tutela degli utenti.
Per info e assistenza, rivolgersi alle sedi Adiconsum oppure alla pagina facebook Blackout Wind 13 giugno o all’account twitter @adiconsum
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