giovedì 19 giugno 2014

Appalti, PD: "Le parole di Cantone testimoniano l'impegno del Governo contro la corruzione"

“Contro la corruzione servono trasparenza, efficacia dei controlli, chiarezza delle regole. Le parole di Raffaele Cantone, da pochi giorni alla guida dell'Anac, ieri mattina in audizione in Commissione Ambiente alla Camera, sono la testimonianza del forte impegno del Governo sul contrasto dei fenomeni di corruzione e rappresentano un contributo fondamentale per l'importante lavoro che il Parlamento sta avviando su questo fronte.



Le norme vigenti sugli appalti risultano di difficile applicazione perché troppo complesse e anche per questo oggetto di continue modifiche e deroghe che hanno riguardato soprattutto i grandi progetti, quelli nei quali si sono annidati i più inquietanti episodi di corruzione e malcostume. La giusta semplificazione delle procedure non può tradursi in una mancanza di trasparenza, ma al contrario è la precondizione perché si possa ragionare su un quadro omogeneo di semplificazioni, non cucite ogni volta come un vestito sul caso di specie. Occorre porre un freno all'aumento esponenziale del numero di varianti in corso d'opera, che oltre a rendere evidente i limiti della qualità della progettazione, diventano lo strumento per far crescere esponenzialmente i costi degli appalti.

Le varianti devono rappresentare l'eccezione e non certo la prassi o peggio ancora il modo con cui si fanno lievitare costi di affidamento abbattuti in modo insostenibile attraverso il metodo del massimo ribasso. Ecco perché è importante intervenire a monte per ridurre al minimo le possibilità di variante e introdurre meccanismi di controllo rigorosi che non siano solo formali, così come rivedere a fondo le procedure di qualificazione delle imprese, riconducendo al pubblico il ruolo di controllo e certificazione.

Cantone è anche intervenuto sul caso Expo, oggetto di misure specifiche nel DL varato dal Consiglio dei Ministri, ricordando come già un'azione seria di audit interna aveva evidenziato una serie di questioni problematiche, che ora saranno oggetto di un nuovo confronto tra ANAC e Regione Lombardia. Certo è che il caso Expo e il modello sempre più esteso di esternalizzazione di appalti a società partecipate, come Infrastrutture Lombarde, ha pesantemente ridotto le garanzie di trasparenza e pubblicità del sistema degli appalti soprattutto per grandi opere, con gli effetti disastrosi ormai noti.

Il PD è pronto con le sue proposte per sostenere l'azione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e del Governo per una riforma importante e necessaria del settore degli appalti e per tagliare le gambe a fenomeni di corruzione che sono una zavorra che il nostro Paese non può più permettersi". Lo dichiara Chiara Braga, responsabile Ambiente del Partito Democratico.

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