lunedì 19 maggio 2014

Ance, Uliano: Le furberie che danneggiano le imprese

Il settore dell’edilizia è quello che maggiormente sta pagando lo scotto della crisi e della recessione economica, in uno scenario caratterizzato da una costante diminuzione di lavori pubblici, dai vincoli del patto di stabilità, dalla concorrenza distorsiva di imprese che delocalizzano, dall’eccesso di burocrazia, da una sistema fiscale punitivo e così via.








Se, nonostante tutto, molte imprese edili resistono, è perché credono nella possibilità di risalire la china, con grandi sforzi collettivi, dei datori di lavoro e lavoratori insieme, e con una forte determinazione individuale.

Questa forza e questa determinazione hanno spinto, nei giorni scorsi, il Presidente dell’Ance Molise Umberto Uliano a denunziare pubblicamente il comportamento scorretto di alcune amministrazioni molisane che, nell’ambito di alcuni bandi di gara, hanno di fatto privilegiato alcune aziende a discapito di altre.

“E’ accaduto in Molise - precisa in una nota inviata alla stampa il Presidente dell’Ance Uliano - che alcuni comuni hanno indetto delle gare nelle quali la libera concorrenza tra imprese non è stata garantita, essendo stati assegnati ad alcune imprese punteggi aggiuntivi in maniera del tutto soggettiva”.

L’Autorità per la Vigilanza  sui Contratti Pubblici, a cui si è rivolta l’Ance Molise per ottenere la rimozione delle clausole illegittime presenti nei bandi di gara cui faceva riferimento il Presidente Uliano, afferma chiaramente che l’offerta deve essere valutata in base a criteri oggettivi e, dunque, non possono essere oggetto di valutazione altri elementi, che nulla hanno a che vedere con il merito tecnico, i certificati di qualità, quelli in materia ambientale e così via.

“A nostro avviso - conclude Uliano nella nota - c’è stata una palese violazione del principio di parità di trattamento tra imprese, e questa cosa per noi è inaccettabile.

L’abbiamo denunciato e ci auguriamo di tener alta l’attenzione sull’argomento anche dei media, nella speranza che la pubblica opinione comprenda davvero quanto sia difficile fare impresa in Italia, e soprattutto in Molise.

Sarebbe ora di finirla con le furberie - e mi riferisco alla vicenda delle gare bandite da alcune amministrazioni locali restrittive della concorrenza e del tutto illegittime -  e dar spazio finalmente a tutti, ognuno con le proprie forze e capacità, evitando che il sipario continui a calare tristemente sulle nostre imprese”.

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